Maggio è il mese delle rose, si sa. È il momento in cui il roseto del Parco di San Giovanni qui a Trieste dà il meglio di sé, è il periodo giusto per i mercatini e per allungare le passeggiate lasciando a casa sciarpa e guanti. È a maggio che di solito scatto il maggior numero di fotografie all’aria aperta, principalmente tra giardini e mare.
Quest’anno maggio mi è stato rubato: la frattura al calcagno più tutte le amene conseguenze mi hanno impedito qualsiasi scorribanda, la cartellina sul computer dedicata alle foto del 2018 è desolatamente semi-vuota e adesso che incombono i mesi autunnali io ancora zoppico.
Agosto è sembrato ancora più lungo del solito, caldo e afoso come sempre o forse di più, noioso ed inconcludente come non mai. Le rose sul terrazzo boccheggiano al pari della sottoscritta e non resta che sperare in un settembre più congeniale ad una seconda fioritura.
Come posso non sognare le mie innumerevoli spedizioni al parco delle primavere scorse, quando a volte mi dovevo fermare a tirare un sospiro perché troppa bellezza e grazia ed abbondanza tutte assieme ti tolgono il respiro e gli occhi non sanno dove soffermarsi più a lungo mentre la macchina fotografica colleziona piccoli quadri naturali?
E i venerdì di maggio? Conferenze, incontri, passeggiate e concerti organizzati dalla mattina alla sera nella cornice del parco e del roseto grazie alla manifestazione Rose Libri Musica Vino.
Maggio è così ricco e generoso per le persone come me, che soccombono fin troppo facilmente appena le temperature superano i 30° e l’umidità taglia il fiato. Agosto al contrario è impietoso, piatto ed avaro, tranne che per gli amanti dell’abbronzatura selvaggia che già a giugno migrano letteralmente a Barcola per rimanerci l’estate intera.
Credo che tutti questi mesi di rinunce siano fin troppi ormai e nonostante il dolore, la paura di farmi male di nuovo e altre stupiderie mie personali il ritorno al roseto avverrà a breve.
La lista dei posti dove ho voglia di tornare o di andare per la prima volta si sta allungando vistosamente: ieri ho iniziato una nuova terapia, è considerata la terapia anti-dolore per eccellenza, oggi sto peggio, ma non voglio darla vinta ai soliti pensieri catastrofisti (non camminerai mai più come prima è il loro motto preferito).
Le rose mi aspettano, l’autunno mi attende e io voglio essere pronta.
Guarirai presto! In tempo per le foglie rosse, le castagne e l’attesa (un po’ lunga) della neve 😉
Oh grazie, non vedo l’ora! ❤
Non vedo l’ora di leggere presto dei tuoi vagabondaggi fotografoci! ✨
Vedrai che andrà sempre meglio e l’autunno quest’anno sara piu bello che mai
Saluti dai monti
Camilla
E io non vedo l’ora di ricominciare a scrivere e fare foto, te l’assicuro!
Mandami un po’ di fresco dai tuoi bellissimi monti, pleeease!!! 😀
Ps: Grazie telefono nuovo per gli errori di ortografia ✨
Ops, quanto mi mancano le tastiere coi bottoncini, quelle touch non mi obbediscono 😛