Anno 1800, duecentodieci ore di gameplay dopo

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A quanto corrispondono 210 ore? A 8 giorni e ¾: cioè, in pratica, ho giocato per più di una settimana ad Anno 1800.
Ok, c’è gente che accumula centinaia di ore di gameplay nel corso di poche settimane, io ci ho messo mesi, quindi non facciamola tanto tragica, dai. Era inverno, arrivava presto il buio ed ero nella mia fase letargo post festività, queste sono le mie giustificazioni: oh, e il gioco è fighissimo, anche questa vale come attenuante.

Ho avuto modo di coltivare la mia cupidigia per un anno e mezzo, il tempo necessario per far schizzare alle stelle le aspettative (spoiler: non sono state disattese).
Nell’estate del 2018 scopro la piattaforma Steam e trovo in super offerta Anno 1404, a cui ho giocato tantissimo nel 2010 durante un periodaccio in cui avevo proprio bisogno di staccare la mente. Qualche mese più tardi ricevo una mail per scaricare Anno 2205 scontatissimo: bello, piaciuto, ma le versioni futuriste mi lasciano sempre un po’ tiepida.

Aspettando Anno 1800 giocando ad Anno 2205

Tutto ebbe inizio nel 2010, quando scovai questo videogioco dal nome accattivante Anno 1404: come lo si definisce in gergo ludico, si tratta di...

Nel frattempo si rincorrono notizie ed anticipazioni sul prossimo gioco della serie in uscita, con un ritorno al passato, nel 1800. C’è la possibilità di candidarsi come beta tester per provare il gioco in anteprima e fortuna vuole che venga contattata sia per il primo technical test che per la successiva closed beta.

Anno 1800 Closed Beta: testare un gioco prima dell’uscita

Libri e videogiochi: i miei due passatempi preferiti, questi ultimi specie ultimamente grazie alla PlayStation in prestito e Red Dead Redemption 2. Dopo aver fatto...

Anno 1800 è graficamente stupendo, le dinamiche sono familiari a noi estimatori e provarlo in anteprima fa sicuramente venire una gran voglia di giocarci più a lungo. Poco prima dell’uscita ufficiale sul mercato, viene regalata a tutti la possibilità di scoprire il gioco gratuitamente, pur se in forma ridotta, per due giorni: ci rigioco di nuovo, ma decido di non comprarlo per non spendere così tanti soldi. Prima o poi il prezzo scenderà, aspettiamo.

Il gioco esce il 16 aprile, leggo qualche recensione, la maggior parte entusiastiche, e spio qualche video di gameplay su YouTube dei giocatori più esperti (perché quelli dei neofiti mi fan più nervoso che tenerezza, a dire il vero). Ci sono varie tipologie di giocatori di Anno, qualsiasi Anno: quelli che puntano sull’ottimizzazione anche visiva degli insediamenti sulle isole e quelli che costruiscono a caso, in maniera del tutto disordinata, che per me equivale a fastidio cosmico.

Quando ad agosto ci viene offerta un’altra possibilità di giocarci gratuitamente la colgo al volo e noto tutti i vari miglioramenti, raggiunti anche grazie al riscontro di noi giocatori.
Mi ripeto che prima o poi arriveranno i saldi e allora il gioco sarà mio, non resta che aspettare pazientemente.

I saldi infatti arrivano puntuali sotto Natale, com’era prevedibile: uno sconto del 75%, pacchetti aggiuntivi compresi, dell’edizione Deluxe, con colonna sonora e art book inclusi. Inutile dire che è diventato uno dei regali preferiti tra quelli che ho ricevuto.

Anno 1800 © leeliah99.altervista.org

La versione completa del gioco comprende molto di più rispetto a quella resa disponibile per le prove gratuite: la grafica rimane la parte migliore, dal mio punto di vista. Certi aspetti sono, per fortuna, personalizzabili, così chi -come me- non ama particolarmente strategie militari, battaglie navali e rapporti diplomatici coi pirati può disabilitare il tutto e godersi il resto, cioè il cuore dei giochi della serie Anno, la colonizzazione sulle isole.

Anno 1800 © leeliah99.altervista.org

Parti con una nave e del materiale, esplori i mari e scegli un’isola dove iniziare con il primo insediamento: costruisci un porto, un mercato e le prime abitazioni di contadini che per trasferirsi numerosi sulla tua isola chiederanno in cambio pesce e vestiti da lavoro. Puoi scegliere se fornire loro lo stretto necessario o essere particolarmente benevolo concedendo beni cosiddetti di lusso, tenendo d’occhio il bilancio per evitare la bancarotta. Col tempo, il villaggio di casette circondato da campi di patate diventa un piccolo centro cittadino con l’arrivo dei lavoratori, a cui si dovrà concedere qualcosa in più rispetto ai meno esigenti contadini.
Il bello del gioco sta nel trovare il giusto equilibrio, nello sfruttare scambi economici con gli altri personaggi delle isole presenti sulla mappa, nell’esplorare, nell’espandersi, nel gestire gli abitanti, i commerci, la produzione.

Anno 1800 © leeliah99.altervista.org

Ci sono le spedizioni e le missioni, da cui si possono ottenere dei bonus; ci sono musei, zoo, giardini botanici e la fiera. Ogni edificio è una delizia da guardare, i dettagli sono veramente notevoli e perfetti per l’epoca rappresentata (mi fanno spesso venire in mente le ambientazioni di Red Dead Redemption 2).

Anno 1800 © leeliah99.altervista.org

Dopo i contadini e i lavoratori arrivano gli artigiani, poi gli ingegneri e infine gli investitori: ogni classe è più esigente della precedente e ben presto lo spazio a disposizione sull’isola non basterà più a far fronte alle necessità di tutti. La parte strategica è la più complessa, ma anche la più divertente: ognuno sceglie come gestire il proprio mondo virtuale. Io ho provato con diversi approcci, sbagliando, imparando, riprovando, prendendo esempio da altri giocatori a cui copiavo le idee.

Anno 1800 © leeliah99.altervista.org

Quando la propria nave, durante un’esplorazione, scopre il Nuovo Mondo, si ricomincia da capo, quasi: nuove popolazioni, nuove coltivazioni, le rotte delle navi aumentano vertiginosamente ed è davvero una sfida tenere tutto sotto controllo. Proprio per questo però il gioco è così appassionante, sennò sarebbe una noia senza senso.

Anno 1800 © leeliah99.altervista.orgAnno 1800 © leeliah99.altervista.org Anno 1800 © leeliah99.altervista.org

Le espansioni permettono di allargare ulteriormente il mondo di gioco fornendo due mappe aggiuntive, con nuove missioni e nuove sfide che comprendono sia dirigibili (quando con un’altra spedizione si scopre l’Artico) che barche dotate di campana d’immersione ed eco localizzatore per scovare tesori sommersi.

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L’aspetto con cui mi arrabatto maggiormente e con una certa difficoltà è l’ottimizzazione della produzione, le famigerate catene produttive: alcune sono di una semplicità disarmante, altre sono intricate e complesse al punto di dover ricorrere a calcoli matematici, che chi mi conosce sa quanto mi risultino ostici. Se vai “ad occhio”, come tendo a fare io per non farmi fumare il cervello a suon di equazioni, diciamo che te la cavi lo stesso: se un artigiano è insoddisfatto perché non gli fornisci abbastanza macchine da cucire (pare siano indispensabili, va a sapere) dimostrerà il suo malcontento pagando meno tasse e quindi automaticamente saprai di dover incrementare la produzione di quel bene aggiungendo sia una fabbrica di macchine da cucire in più, sia -proporzionalmente- il materiale base utilizzato per produrle, nel caso specifico ferro, carbone, legno ed acciaio.
Le fabbriche inquinano e gli abitanti le schifano, quindi una delle prime azioni da compiere appena si diventa un pochino ricchi nel gioco è insediare una o due isole aggiuntive dove spostare i distretti produttivi che nuocciono alla salute e poi assegnare lo spostamento delle merci tra isole ad una o più navi.

Anno 1800 © leeliah99.altervista.org Anno 1800 © leeliah99.altervista.org

Con le classi più alte aumentano i beni di lusso necessari e alcuni tra questi richiedono l’elettricità: fornirla alle residenze dei ricconi non è proprio semplice perché bisogna inglobare una rete ferroviaria all’interno dell’insediamento urbano, in modo che i treni possano trasportare il petrolio dal porto alle centrali elettriche.
Le residenze degli ingegneri e degli investitori sono stupende, piene di piccoli dettagli e si prestano bene a creare quartieri verosimili, grazie anche alle decorazioni, che però -a parer mio- dovrebbero essere implementate e comunque non saranno mai abbastanza per i giocatori come me a cui piace anche (soprattutto) il lato estetico.

Anno 1800 © leeliah99.altervista.org Anno 1800 © leeliah99.altervista.org

Una funzione che mancava e che è stata introdotta in un aggiornamento è quella del passare del tempo: si può attivare manualmente o lasciare che scorra in automatico, per godersi il panorama sulle proprie isole all’alba, al tramonto o di notte.

Anno 1800 © leeliah99.altervista.org Anno 1800 © leeliah99.altervista.org

Ieri c’è stata la presentazione ufficiale in questo streaming su Twitch del Season 2 Pass, ovvero la seconda serie di pacchetti aggiuntivi al gioco base che usciranno prossimamente, a fine mese il primo, in estate il secondo e probabilmente verso Natale il terzo. Alcune novità erano state previste dai giocatori perché richieste a gran voce da molti, altre meno, ma sembra comunque tutto piuttosto intrigante. Ovviamente, appena arriveranno gli sconti valuterò.

Da giovedì 12 a domenica 15 marzo potrete provare gratuitamente Anno 1800 per vedere se vi piace e fa al caso vostro, vi lascio il link dove poterlo scaricare:
https://freeweekend.ubisoft.com/anno1800/it-IT

12 commenti

  1. Sai che aspettavo un po’ questa tua recensione dopo il post che avevi scritto quando lo avevi provato? Quella volta avevi segnalato la open beta per giocarci gratuitamente e avevo provato il gioco. Grafica molto accattivante.. hai ragione.. ma la dinamica non mi ha convinto fino in fondo e ti spiego meglio.. all’inizio tutto ok, ho seguito il tutorial e ho iniziato a costruire ma perdevo sempre soldi e non riuscivo a capire perchè. Penso non sia molto intuitivo, forse tu puoi illuminarmi su cosa sbagliavo. In realtà vorrei riprovarci visto che si può di nuovo giocarci gratis ma non sono sicura sia il tipo di gioco che fa per me.
    Bellissimi screenshot comunque, rendono l’idea di cosa si riesce a costruire con immagino tanto pazienza.. più di 200 ore.. se penso a quante ore ho accumulato io con certi giochi.. meglio che non ci penso va 🤫

    • Scusa il ritardo nel risponderti, ma questa situazione di emergenza mi ha impedito nei giorni scorsi di dedicarmi ad altro.
      Allora, il problema che riscontrano tanti all’inizio è che si tende a produrre troppo e troppo in fretta, bisogna andare per gradi, sennò si rischia il bilancio negativo: appena le entrate si stabilizzano puoi aumentare la produzione e vendere l’eccesso per avere un introito in più. Per capire cosa non va, basta cliccare su un’abitazione e vedere quale bisogno non è soddisfatto al 100% (le barre devono essere verdi) e poi clicchi su un magazzino qualsiasi e controlli le tue risorse, cosa c’è e cosa manca. In questo modo capisci cosa devi incrementare e cosa eventualmente ridurre mettendo in pausa la produzione.
      Spero di esser stata chiara, sennò chiedi pure senza farti problemi. Ho bisogno di distrazioni!
      Alla fine l’hai scaricato, ci stai giocando? Fammi sapere in caso come va.
      Spero tu stia bene ❤

  2. A chi lo dici delle distrazioni, che situazione tremenda, io sono ovviamente in casa tutto il giorno con i miei due gatti come unica compagnia, a parte le chiacchierate con la mia vicina che abita due balconi più in là.
    Penso che comprerò questo gioco domani, oggi è l’ultimo giorno di prova gratuita, ma vedo che la lettura non mi distrae abbastanza e allora farò incetta di videogiochi e questo mi sembra abbastanza complicato da impegnarmi la testa.
    Grazie per la spiegazione, ho un milione di domande ma non posso chiederti tutti i miei dubbi sennò stiamo qua eoni, ho visto che è pieno di tutorial e c’è anche un wiki dedicato ma è tutto in inglese e ci metterò un po’a tradurre tutti i termini che mi servono.. tanto di tempo ne ho in abbondanza.
    Una sola cosa ti chiedo ancora che mi sta veramente facendo impazzire: devo produrre il pane e la birra e l’isola non ha la fertilità per il grano quindi devo cercarmi un’altra isola e colonizzare pure quella ma quindi devo costruire anche là le case dei contadini e dei lavoratori e quindi fornirgli pesce, salsicce, il pub, la chiesa ecc.. o sennò costruire altre navi che portino pesce e salsicce e sapone e tutto il resto a quest’altra isola.. ho capito giusto? Non c’è un altro metodo, un trucco, qualcosa?? E’ scomodissimo così 😳
    E poi la cosa della felicità degli abitanti non mi è charissima, ho capito quello che dici tu delle barre ma se guardo cosa c’è in magazzino mi dice che ho 1 pesce e son tutti contenti ma di sapone ne ho tipo 8 e se clicco sulla casa del lavoratore mi segna la barra blu e quindi che manca.. cioè, non ci arrivo, ti prego illuminami 😁
    Grazie della pazienza e mi raccomando #iorestoacasa

    • Chiusa in casa anch’io, a parte qualche fugace sortita per andare al supermercato e in farmacia, e anch’io grandi sessioni di lettura e videogiochi.
      In realtà davvero non è un problema se vuoi che ti dia qualche consiglio strategico di gioco: non li ho inclusi nel post perché sennò veniva troppo lungo e non so a quanti possa interessare approfondire… per il momento solo a noi due mi sa! 😉
      Comunque, invece di impazzire coi tutorial in inglese, chiedimi pure, tanto son qua.
      Per il tuo primo dubbio: all’inizio cerca di produrre su una sola isola, sceglila bene da subito in modo che abbia quante più fertilità possibili. Quando arrivi agli artigiani, ti toccherà espanderti per forza perché un’isola che abbia tutte le fertilità necessarie non esiste in nessuna mappa. Ricordati anche che non sei obbligata per avanzare di livello a fornire i beni di lusso, ma solo i bisogni di base: gli altri servono ad aumentare gli introiti e la felicità (nella foto qui sotto, gli artigiani sono pronti a lasciar spazio agli ingegneri perché i bisogni di base sono tutti soddisfatti al 100%).

      Anno 1800 © leeliah99.altervista.org

      Quando colonizzi la seconda isola dovrai fare come hai scritto tu, ma limita tutto al minimo perché… ecco che ti svelo il barbatrucco… appena sblocchi gli ingegneri avrai la possibilità di costruire un molo per i pendolari, quindi potrai usufruire della stessa forza lavoro su tutte le isole fornite di quel molo: una bella comodità.
      Per quanto riguarda i beni soddisfatti: è complicato, indubbiamente, e non so se riesco a spiegarlo in modo conciso, ci provo.
      Ogni bene è consumato un tot a seconda del numero di abitanti, per cui se hai pochi contadini 1 unità di pesce è sufficiente, purché sia costante, ed è proprio quello che devi osservare: se la produzione è stabile al punto da consentire una presenza fissa di pesce, sei a posto; se aumenti il numero di contadini senza aumentare proporzionalmente la produzione di pesce allora l’equilibrio si spezza. Non serve avere 100+ unità di tutto in magazzino, a meno che tu non stia producendo in eccesso di proposito con lo scopo di vendere il surplus (ad esempio, nella foto che ti ho messo qui sotto vedi la freccetta rossa sullo Champagne: significa che lo vendo alle navi che passano per il porto della mia isola).

      Anno 1800 © leeliah99.altervista.org

      Il sapone che hai citato nell’esempio probabilmente non era sufficiente nel momento in cui hai notato la barra blu perché stava aumentando il numero di lavoratori ma non la produzione: sul Wiki troverai dei link a delle applicazioni che aiutano in questo aspetto, calcolando quanto ti serve di tutto a seconda del numero della popolazione (il consumo di caffè è un dramma, ingegneri ed investitori non ne hanno mai abbastanza).

      Anno 1800 © leeliah99.altervista.org

      Ci sono tantissime altre cose che scoprirai man mano e che potranno agevolare i meccanismi di gioco, specialmente gli oggetti e gli esperti da piazzare nei sindacati, nei municipi e nelle capitanerie (li puoi comprare dagli NPC o ottenerli tramite missioni, spedizioni ed esposizioni nella fiera; gli esperti arrivano anche spontaneamente al molo dei turisti, dipende dal livello di attrattiva dell’isola). Vedrai!
      Se cerchi un gioco che ti distolga completamente dalla realtà, compralo, non te ne pentirai.

    • Ma hai fatto un mini tutorial tutto per me, grazieeee 🙂
      Alla fine l’ho conprato sai, mi ci sto appassionando parecchio anche se devo dire molte cose devo ancora capirle ma mi fido del tuo parere sul fatto che certe meccaniche di gioco le scoprirò giocando.
      Ho un ultimo quesito, riguardo a questi esperti che dici che arrivano sulla tua isola da soli.. ma vengono con una nave tipo quelle per gli scambi commerciali o c’è un metodo specifico e come posso capire bene chi può arrivare secondo quanto è “attraente” la mia isola?
      Grazie mille e scusa per tutte queste domande ma i tutorial in rete sono tutti in inglese o in tedesco e proprio non mi invogliano a mettermi appena a tradurli.
      Gioco tremendamente affascinante e ricco comunque, avevi proprio ragione!!

    • Figurati, è un passatempo divertente, anzi, se hai altre domande chiedi pure, ti faccio tutti i mini tutorial che vuoi 😀
      Gli esperti arrivano con la nave dei turisti, infatti -oltre al molo dei pendolari per spartire la forza lavoro sulle isole- esiste anche il molo dei turisti. Per attirare quelli più utili (le categorie sono: comune, non comune, raro, epico e leggendario) devi incrementare il livello di attrattiva dell’isola con gli ornamenti decorativi, il museo, lo zoo, il giardino botanico, le esposizioni della fiera ed eliminando tutti gli elementi considerati “volgari” e inquinanti come gli allevamenti di maiali e le fabbriche.
      Più l’attrattiva sale, più aumenta la probabilità che arrivi uno specialista valido. Puoi ottenerli come ti dicevo anche attraverso le spedizioni o le missioni dei residenti (vedrai comparire una stellina quando ce n’è una disponibile).
      Buon divertimento! 😉

    • Non voglio approfittare della tua disponibilità.. ma visto che non ti scoccia.. allora approfitto 🤣
      Grazie della spiegazione sugli esperti, devo ancora arrivare al punto in cui potrò sbloccare entrambi i moli.
      Avrei ancora 2 domandine 😉
      Secondo te conviene mettere in vendita la merce dal porto o caricarla su una nave e andare a venderla direttamente ai porti dei 3 tizi? E dove conviene di più?
      Ultima domanda: guardando i tuoi screenshot mi piace l’effetto d’insieme, posso chiederti che layout usi? Vorrei ottimizzare ma ho visto foto di isole von le case tutte ammassate e capisco che sarà più profittevole ma non mi piace tanto.
      Grazie mille!!

    • Ma dai, ti ho detto che mi piace, non farti scrupoli.
      Avrai notato che ognuno dei tre NPC richiede delle merci specifiche di cui vedi subito il prezzo, per tutto il resto credo paghino uguale, ma non sono sicura.
      Se hai bisogno di soldi veloci, carica sapone su una nave e portalo a vendere ad Eli (quello della prigione); puoi anche decidere di stabilire una rotta fissa per il commercio automatico, senza starci dietro manualmente, ma devi essere sicura di avere scorte a sufficienza (dal magazzino puoi stabilire una quantità minima da conservare per ogni merce, in modo da non andare mai al di sotto di quello che serve ai residenti).
      Di layout ne ho provati diversi, prima me li inventavo, poi ho tentato con quelli super ottimizzati, ma alla fine ho scelto una via di mezzo, perché neanche a me piaceva vedere tutto fisso fisso.
      Il layout che uso adesso è il 10×10, molto pratico e variabile: ti lascio il link dove trovi tutte le spiegazioni, ma sono in inglese… secondo me non è essenziale tradurre proprio tutto, gli schemi sono più che sufficienti per capire come impostare la città.
      Questo schema è comodo anche per il “dopo”: io l’ho implementato tardi e quando sono arrivata agli ingegneri ho dovuto rivedere l’intera disposizione dell’isola per far passare la ferrovia dal porto petrolifero alle varie centrali elettriche… non ti dico lo spasso (spero si decidano ad aggiungere il comando per spostare le abitazioni avanzate in blocco invece che una alla volta, è una seccatura gigantesca).
      Fammi sapere come va!

    • Il tizio che ha pensato questo layout è un genio, grazie del consiglio
      Ho dovuto cambiare tutto di come avevo sistemato ma adesso mi pare molto meglio
      Questo gioco sarà la mia nuova ossessione ma adesso come adesso è il male minore
      Grazie ancora

  3. Che forza 👍🏻
    Ho trovato il tuo blog su Twitter cercando tutorial in italiano su Anno 1800 e per fortuna che l’ho trovato, già non si trova nessuna guida a parte in tedesco o al massimo in inglese ma poi quante poche femmine giocano a questo gioco? Pochissime.
    Ho cercato anche video tutorial su youtube ma io e il tedesco non andiamo d’accordo e vedermi ore di video di questi che giocano dopo un po’ mi rompe. Vorrei se posso chiederti una cosa. Ma sei riuscita a capire tu come massimizzare le produzioni? Io sto colonizzando Cascate della Corona e non mi basta mai niente, sono sempre sotto e non riesco a starci dietro. Che usi tu nei municipi e nei sindacati? Le capitanerie merita costruirle? Quanto cavolo di caffè devo produrre nel nuovo mondo che nel vecchio mondo i magazzini si svuotano due minuti dopo che è arrivato il carico dalla nave?
    Se hai qualche altro consiglio in merito ti sarei molto grata davvero. Ciao e grazie!

    • Ciao Serena e benvenuta!
      È vero, ci sono poche donne appassionate di questo gioco, ma come vedi qualcuna ce n’è.
      Neanch’io capisco il tedesco, ma ho trovato dei video piuttosto utili da guardare anche senza audio che mi hanno fornito parecchi consigli su come semplificare certe dinamiche: in caso t’interessi darci un’occhiata questa è la playlist su YouTube.
      Per le altre questioni, c’è una risposta comune: scarica l’Asset Viewer! Lo trovo più che utile, indispensabile: ti permette di cercare qualsiasi elemento presente nel gioco, dai singoli ornamenti agli specialisti, dai set agli oggetti. Puoi scoprire cosa potrebbe tornarti utile a seconda di quello che ti serve di più: io ammetto di averlo studiato parecchio, per capire cosa comprare dai tre alleati, cosa ottenere dalle esibizioni alla fiera e cosa sperare di riuscire ad avere tramite spedizioni o missioni o dal molo dei turisti. Alla fine un’idea abbastanza chiara ce l’ho, anche se la sto ancora mettendo a punto, aggiustandola man mano che vedo come procede. Anch’io sono sulla mappa di Cape Trelawney adesso, gestendo ancora comunque vari insediamenti nel Vecchio Mondo e mi sto ancora espandendo nel Nuovo Mondo. Il problema iniziale era principalmente il caffè, ora per me è il cioccolato.
      Ti metto qualche schermata dell’Asset Viewer, così vedi come usarlo e scoprirai un’infinità di risorse per tutto: io ho fatto la ricerca sul caffè per mostrarti un esempio.
      Man mano che riuscirai a procurarti i miglioramenti potrai sostituire quelli più comuni con gli epici o i leggendari. Nelle residenze di ingegneri ed investitori l’ideale sarebbe questo qui sotto.

      Anno 1800 © leeliah99.altervista.org

      Nel Nuovo Mondo, sulle isole dove coltivi caffè, puoi piazzare un mini museo con il set delle Ande completo, che ti regala 25% di produzione in più, oltre che la fertilità su tutta l’isola in caso mancasse.

      Anno 1800 © leeliah99.altervista.org

      In aggiunta, sempre per aumentare la produzione, ci sono diverse combinazioni di miglioramenti possibili, a seconda di quello che hai a disposizione al momento.

      Anno 1800 © leeliah99.altervista.org Anno 1800 © leeliah99.altervista.org

      Se hai qualcosa in vendita nel tuo magazzino principale puoi mettere questo paffuto signore nella capitaneria e sono sicura che troverai qualcos’altro di utile da piazzarci dentro, vedrai.

      Anno 1800 © leeliah99.altervista.org

      In definitiva, più investitori hai, più punti influenza puoi usare per posizionare municipi e sindacati un po’ dappertutto 😉
      Spero di esserti stata utile, ciao!

  4. Fantastico, grazie mille!
    Non conoscevo questa possibilità, mi hai aperto un mondo! 😀 Lo sfrutterò di sicuro per cercare di venirne a capo, per il caffè mi hai praticamente risolto tu il problema, devo solo procurarmi questi leggendari che praticamente ti svoltano il gioco e non sapevo questa cosa che se completi un set hai dei vantaggi, molto utile a sapersi. Grazie ancora 🙂

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Ally Leeliah

Scrivo della mia città, dei libri che leggo, dei film il cui finale mi delude, di blog e videogiochi, di piante e mercatini, del mio parco preferito dove vado a passeggiare e fotografare o schiarirmi le idee, delle mie tribolazioni. Benvenuti!

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