Anche questo Ferragosto è andato. Ciao ciao.
Dopo dieci giorni di reclusione, il borino ed un tasso di umidità finalmente inferiore al 50% mi hanno convinta che non avrei rischiato l’autocombustione se fossi uscita, così sono uscita.
La mattina l’ho trascorsa facendo una passeggiata al Parco di San Giovanni, in cui mi sono aggirata grata per il venticello e affamata più del solito per essere così presto: ovviamente una che non va mai a pranzo fuori decide che è il momento di farlo il 16 agosto, che non è assolutamente il periodo in cui chiunque va in ferie, nemmeno la mia pizzeria o la mia paninoteca di fiducia.
Quindi, un po’ tentata dal tornar su in parco per pranzare a Il Posto delle Fragole, mi sono lasciata invece convincere da una meta ben più vicina per questa volta, e non è stato affatto un ripiego (piuttosto un rischio, visto che era tutta roba proibita e per di più impanata).
Serena e satolla, ho aspettato che tornasse un po’ di freschino nel tardo pomeriggio per uscire di nuovo, ché avevo voglia di un po’ di mare, di un pre-tramonto e di un giretto per Cavana, nella Città Vecchia.
Il cielo era stranissimo, a strati di nuvoloni scuri e nuvolette candide con frammenti di arcobaleni mignon. Una meraviglia di spettacolo.
Dopo aver attraversato Piazza dell’Unità d’Italia ed aver reso i miei servigi ai turisti che mi chiedono sempre di scattar loro una foto ricordo (si vede che c’ho la faccia di una che è capace), mi sono intrufolata per i vicoli e le stradine di Cavana, tra negozietti curiosi e ristorantini molto fotogenici, con una colonna sonora perfetta.
Un posticino davvero delizioso è in Via dei Capitelli 4, si chiama Cucù e definirlo “cartoleria” sarebbe troppo riduttivo: bisogna andarci per capire, perdersi un po’ tra tutti quei quadernini, quegli oggettini, quei pupazzetti, e tornare per un attimo bambini che sanno stupirsi ed entusiasmarsi.
Non era ancora l’ora del tramonto quando sono tornata verso le rive, ma il panorama era comunque superlativo. La cosa bella è che non stanca mai, è sempre bellissimo ed emozionante, merito della magia di Trieste.
Anche ieri avevo con me solo il cellulare, le foto sono quello che sono, ma ho deciso che va bene così, l’ossessione per il perfezionismo posso anche lasciarla lì dov’è.
Quest’anno a ferragosto sono tornata dalle ferie.. Più stanca e stressata di quando sono partita!! Un vero fiasco!!
Mi consolo pensando che ho ancora un paio di giorni per sfruttare un weekend lungo a fine settembre e se il tempo tiene me ne andrò al mare!!
Godiamoci questi ultimi scampoli di estate..
Pare che l’estate s’impossesserà anche di gran parte del mese prossimo, quindi c’è speranza (per te, per me è una mezza tragedia!). Io ho voglia di godermi piuttosto un bell’autunno come si deve.
Ma.. ma! E quelle orrende scritte alle spalle dei ragazzi che suonano??? Si vede che manco da un po’ in città. Per il resto grazie per le belle passeggiate in cui ti accompagno sempre volentieri, anche se solo con l’immaginazione ❤️
Lo so, ma non ho resistito alla musica e ho girato comunque il video.
Grazie 🙂
Ma tu non c’entri! Non potevi certo cancellarle :). Ma io mi chiedo che gusto ci provano i writer ad imbrattare in questo modo la città!
Non lo capiremo mai 🙁