Tutti per 56k e 56k per tutti

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@ 11.37
Dopo più di una settimana dall’ultimo post vorrei poter dire che il problema della connessione è stato finalmente risolto, invece ho dovuto commissionare al volenteroso folletto l’acquisto di un “pirulicchietto” da inserire nella presa telefonica a cui attaccare il vecchio modem analogico per la navigazione in Internet di salvataggio.

Nel frattempo in questi giorni ho saputo che non sono stata ammessa agli orari del concorso che ho fatto, e come me altri 90 e passa sfigati, ma… in compenso mi sono cuccata una due-giorni full-immersion in furlania a seguito del moroso che doveva registrare le ultime canzoni dell’album in versione inglese. Mi sono sentita molto compresa nel mio ruolo a star lì seduta sullo sgabellino con le cuffione, circondata da chitarre, microfoni, amplificatori, cavi e compagnia bella. È stata un’esperienza decisamente intrinseca e molto gasante, eh eh!

L’intenzione oggi era di scrivere un post vagamente intimo perché soffrendo d’insonnia piuttosto che rigirarmi nel letto a contar quadrupedini peluccosi io ripasso tutti i modi conosciuti per insultare qualcuno in inglese, penso a quello che ho detto/fatto durante la giornata appena trascorsa decidendo che qualunque *altra* cosa avessi detto/fatto sarebbe stata sicuramente migliore, immagino i possibili dialoghi che potrebbero svolgersi l’indomani, provo ad ideare nuovi e fantasiosi layouts per improbabili siti web, ma soprattutto scrivo mentalmente romanzi, lettere, e-mail e post chilometrici interessantissimi, che ovviamente -non servirebbe nemmeno specificare- non sono quelli che poi finiscono per essere postati realmente.
E se andassi a letto con un registratorino portatile? Andrebbe a finire che qualcuno potrebbe pensare che prego il rosario sotto le coperte, ma è un rischio che si può correre, no?

4 commenti

  1. come ti capisco.. anch’io nel mio “viaggio” casa-lavoro, e spesso anche in quello lavoro-casa mi perdo a pensare a post carinissimi.. invece va a finire che scrivo sempre le stesse cose.. o parlo di lavoro. 56k? che nostalgia..neanche un po’ a dire il vero. spero di non doverci più avere a che fare.
    un bacione!

    • Te lo auguro anch’io di non averci più a che fare con la 56k… le sono grata (quando c’era solo quella quanto l’ho sfruttata, ma al momento della lettura della bolletta sai che sudori freddi!) ma ha fatto il suo tempo.

  2. Ciao!
    Anch’io mi ci ritrovo spesso. Sia nei tragitti per andare/tornare da lavora, che di sera quando non riesco a prendere sonno nel letto… mi preparo mentalmente lunghi ipotetici discorsi a persone o lunghe email e post… mai poi dimentico tutto… l’idea del registratore portatile non è male… io meditavo anche di prendermi un’agendina elettronica o qualcosa su cui buttare i pensieri appena vengono… ma non continuo a pensarci e mai la prendo… atteggiamento tipico mio…

    • L’agendina elettronica è un’ottima idea, e come tutte le ottime idee tecnologiche mi farebbe sviluppare un’irresistibile dipendenza, per cui per il momento mi limito a lamentarmi con le mie muse ispiratrici e i loro orari del pimperlo! 😉

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Ally Leeliah

Scrivo della mia città, dei libri che leggo, dei film il cui finale mi delude, di blog e videogiochi, di piante e mercatini, del mio parco preferito dove vado a passeggiare e fotografare o schiarirmi le idee, delle mie tribolazioni. Benvenuti!

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