Vorrei tanto riuscire a trovare lo spirito giusto per mettermi a scrivere qui, ma sto facendo quotidianamente i conti con preoccupazioni diurne ed incubi notturni, dovuti alla situazione che chi mi segue sa.
Come si fa a prendere serenamente una decisione sapendo che ne va della propria vita? Quando la consapevolezza ha il sopravvento sul delirio dell’illusione si diventa testimoni impotenti del crollo di ogni certezza.
Se riuscissi a scovare un angolino di quiete nella mia mente mi piacerebbe raccontare di alcuni significativi episodi accaduti in biblio, tipo del mio nuovo eroe (ventiduenne) che mi ha salvato da un orrido e viscidoso utente (cinquantenne) oppure del mio nuovo utente preferito (l’ultimo risale all’ormai remoto 2005) che perlomeno dona un senso a certi pomeriggi fiacchi ed altrimenti privi di stimoli.
“Come si fa a prendere serenamente una decisione sapendo che ne va della propria vita? Quando la consapevolezza ha il sopravvento sul delirio dell’illusione si diventa testimoni impotenti del crollo di ogni certezza.”
Sempre a proposito del “luogo in cui posare il fardello”.
La consapevolezza ha due aspetti: questo che tu senti e’ il peggiore, ma c’è anche quello potente del “post”: la consapevolezza di ESSERE CONSAPEVOLI.
Se sai dove sei e sai cosa chiami casa, la strada per tornare la troverai sempre:)
Ti giuro che a volte (anche se poi mi pento subito) vorrei non averla tutta ‘sta consapevolezza così il mio problema più grosso sarebbe di che colore scegliere lo smalto per le unghie!
Sarà che ora come ora proprio non lo so a dove appartengo, mi sento costantemente profuga.