Messaggino del cellulare con T-9 attivato: soppressa! temi a pranzo. sei contenuta? ti salva ally.
Stesso messaggino con T-9 *dis*attivato: sorpresa! vengo a pranzo. sei contenta? ti saluta ally.
Meravigliosa tecnologia avanzata!
L'”intrenatura” 😀 di ieri mi è passata. In realtà era uno sfogo a scoppio ritardato per una discussione avvenuta qualche giorno prima ma non ancora del tutto digerita, temo come le trippe con i fagioli che il signor Emptio el pittor ha candidamente ammesso di aver mangiato a pranzo… giusto una cosina leggera e senza impegno prima di riprendere i lavori nel nostro salotto.
Già! Il folletto si guardava intorno con occhietti furbi già da un bel po’, e mi sarei dovuta aspettare la sua terrificante notizia dell’altra settimana: “ho deciso di rinfrescare le pareti e i soffitti di salotto e veranda”.
Al che la sottoscritta ha risposto con estrema calma e signorilità: NOOOOOOOOOOOO!!! Perché questo significava spostare TUTTI i 348.000 oggettini e ninnoletti dalle mensole e sparpagliarli fantasiosamente per tutte le altre stanze, con un briciolo di malinconia perché chissà se ci ricorderemo mai dove abbiamo messo il mappamondo color seppia, o l’alberello di pongo, o il Mago Merlino sull’ametista o, quel che è peggio, le mie 877 videocassette con le puntate dei miei telefilmini registrate e l’impressionante collezione di cd new age e di musica celtica a soli €12,90 in edicola?
Beh, incredibile ma… assolutamente incredibile, ce l’abbiamo fatta, con il prezioso aiuto offerto anche dal mio moroso che ha zainettato sulla mia schiena a mo’ di koala personale mentre io arrancavo sotto pile e pile di vuaccaesses e cidis e similis.
Il peggio però è ancora in agguato: Emptio el pittor, ammesso che sopravviva alla digestione, domani resta qui anche tutto il pomeriggio, con mia incommensurabile gioia, e vuole a tutti i costi una bottiglia di aceto bianco. *espressione a dir poco stupita* Non so a cosa gli serva… però ho paura, e se smette di diluviare almeno per 20 secondi di fila rimetto in garage il kajak e mi rifugio in biblio. Sè sè!