Sono passati giorni e settimane, si sono alternati momenti facili a momenti difficili, risate a lacrime, speranze a paure, bisogni a rassicurazioni.
Sono stata al mare con Wippy e il suo moroso, ho fatto scorpacciate di insalata di riso, ho raccolto more e fragole in un orto vicino ai binari della stazione, ho osservato -sorseggiando con poca convinzione una spremuta d’arancia- mio papà mentre si accaniva contro un enorme gelato con chili di panna, sono stata richiamata a lavorare in biblio già dal 22 agosto invece che da settembre, ho -seppure involontariamente- sabotato la “festicciola” di addio alle ragazze del serviziu civilu a cui le tre grazie avevano ben pensato di non invitarmi (se non all’ultimo momento dietro direttissima richiesta di Wippy), mi sono decisamente innamorata di Stewie Griffin (da me amorevolmente ribattezzato panino al latte con orecchiette) e del naso di Elijah Wood, ho elaborato la fine di una relazione sentimentale nonché inaugurato l’inizio di una amicizia con la medesima persona e ho finalmente trovato la voglia di sedermi davanti al PC per aggiornare il blog.
Ieri sera mi sono avventurata, vestita come in una giornata invernale, in un piccolo cinema sfigatino per assistere alla -sospetto!- unica proiezione di un film che qui tutti hanno deciso di non filarsi manco di striscio: Green Street Hooligans. I motivi del mio interesse erano due: ambientazione e attore principale, rispettivamente (per evitare equivoci, ah ah) Londra ed Elijah Wood. Infatti nella mia testolina il binomio appare sempre e comunque vincente, e nonostante i fiotti di sangue che mi sono dovuta sorbire il film mi è piaciuto molto più di quanto mi sarei mai potuta aspettare. Se poi consideriamo che appena ho allungato la manina per spingere la maniglia della porta d’entrata alla sala un gruppo di ragazzacci è esploso in un incredulo “oh, guardate guardate, c’è una ragazza!!!”... lascio immaginare il clima che si è creato poi durante la proiezione: sembrava di essere nella curva degli ultrà allo stadio durante un derby, e tutto ciò era in perfetta sintonia con l’argomento del film, risse escluse per mia fortuna! Ero l’unico individuo di sesso femminile non solo all’interno del cinema ma nell’intero quartiere, temo.
Vorrei scrivere tante altre cose, come spesso è già successo, ma non è ancora il momento si vede. Chiedo scusa alle mie amiche di blog se ultimamente le ho trascurate: tornerò presto in tutto il mio splendore e la mia follia.
Sempre qui a spulciare per vedere gli aggiornamenti 🙂
Cmq, lol, troppo diverntente la scena dei ragazzi che entrano nel cinema e vedono solo te. lol
See ya