Nekodo e Dyz

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È venerdì! Finalmente una bella notizia! 🙂
Dai, non mi posso lamentare riguardo a questa prima settimana lavorativa: direi che si è rivelata alquanto interessante da vari punti di vista. Intanto ho elaborato i nuovi soprannomi dei miei colleghi, e già questo è stato non poco impegnativo.

Per quanto riguarda lui: dunque, intanto ho capito chi è che mi ricorda veramente, più che il caro piccolo Hobbit… non tanto per l’aspetto fisico quanto per la voce. Infatti ieri mi ero giusto un attimino alienata dal contesto per lottare contro la piattaforma ASP su cui speravo di poter spostare il mio blog per avere più libertà creativa (ho rinunciato nella fievole ma perdurante speranza che Bravenet si decida a dare ascolto alle mie preghiere) quando capto una voce familiare: col cervello nelle condizioni in cui sappiamo tutti che sta ho pensato “toh, questa voce la conosco, è Nek!”, ma quando l’unico neurone funzionante al pieno delle sue capacità mi ha aiutato a realizzare che non poteva essere lui per due semplicissimi motivi (ero sul lavoro e non abbiamo né radio né tv) ho dedotto che era *solo* il mio nuovo collega, d’ora in poi Nekodo (inglobando pure una componente di Frodo, che ci sta). Ok, forse potevo impegnarmi più a lungo per escogitare un nomignolo, ma questo mi piace perché sa di esotico e quindi per contrasto non c’azzecca neanche di striscio visto che la persona a cui si riferisce si esprime quasi totalmente in dialetto.

Concludendo, onde evitare tra l’altro malintesi futuri, il tipo in questione si è rivelato caratterialmente l’opposto di quello che mi ero immaginata basandomi sulla prima impressione che mi aveva fatto: ha già capito tutto (in due soli giorni, sottolineo!) delle dinamiche con le altre (e lo stiamo indottrinando alla grande io e Zeby… che non significa che tentiamo di plagiarlo, eh, ci limitiamo ad illustrare i fatti, che parlano da loro!), è terrorizzato dalla responsabilità della chiusura (infatti sono dovuta rimanere con lui per due volte prima di “abbandonarlo” al suo destino ieri), è in grado di interagire con Zeby senza imbarazzo nonché di sostenere con lei un improbabile dibattito sul colore dei capelli di un’utente, e per finire ieri abbiamo addirittura brindato alla sua futura brillante carriera assieme alla nostra grande famiglia.

S’è fatto improvvisamente tardi. Continuo dopo.

@ 14.46
Si diceva… veniamo a lei. Mi ricorda molto la mia ex-collega del primo anno, quindi non riesco ancora a sbilanciarmi, comunque è stata carina perché mi sono fermata per aiutarla a fare la chiusura e mi ha offerto un passaggio nonostante lei e il suo ragazzo dovessero andare dall’altra parte della città. Per il soprannome non mi è venuto in mente niente di caratteristico, per cui prendendo a prestito qualche lettera a casaccio dal suo nome e ficcandoci in mezzo una ipsilon per buona pace del mio spirito chiamiamola Dyz e non se ne parli più.

Bene, mi attende un pomeriggio denso di domande intrinseche da parte di Nekodo, alla cui metà non saprò rispondere perché credevo di essere curiosa ma ho scoperto che c’è chi sta peggio di me. *fa partire un nastro automatico di “mmm” e “sai che non lo so” a ripetizione e continua a farsi gli affaracci suoi*

© Hello-Morphine
© Hello-Morphine

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Ally Leeliah

Scrivo della mia città, dei libri che leggo, dei film il cui finale mi delude, di blog e videogiochi, di piante e mercatini, del mio parco preferito dove vado a passeggiare e fotografare o schiarirmi le idee, delle mie tribolazioni. Benvenuti!

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