Ossignnur! Quant’è impegnata la mia testolina tra vicende sentimentali altrui, gossip involontari, problemi tecnici barra logistici con stampe di volantini volanti e stampanti multifunzione che vengono a pranzo alla tavola calda con te (e per fortuna non ordinano niente!), visite ad appartamenti x con viste da urlo tipo che ti sdrai sul letto e saluti con la manina i turisti nel parco di Miramare, arrabbiaturine lavorative con riunioni in aule sperdute e svolazzamento di turni (con conseguente giramento di… non si può dire), intrattenimenti culturali con burloni toscani ed infine concertini ilari con finale da groppo in gola.
Ecco, più o meno criptata (ma neanche più di tanto, va), la mia ultima settimana, e sono stata buona risparmiandovi quella disgrazia che abita scataracciante al piano di sopra.

Domani ho preso appuntamento con un’agente immobiliare per vedere una mansarda che a leggere l’annuncio sembra una favola, ma ci dev’essere per forza l’intoppo perché costa troppo poco, visti i prezzi che ci sono in giro. La curiosità prende comunque il sopravvento.

In biblioteca è da impazzire perché tra matricole e studenti dell’Erasmus rilasciamo tessere in continuazione e sembrano le comiche, con tutti che corrono di qua e di là facendo zig-zag tra sedie e colleghe, fotocopiando moduli, rincorrendo i timbrini e invocando pietà in bulgaro e polacco.

Il resto al prossimo giro, intanto prendo un po’ di fiato.