Do-uobad-do-crai

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primo pensiero: ma dove sta scritto che mi devo svegliare alle 7.00???
prima musica: “Quello Che Non C’è” degli Afterhours via Messenger col moroso
seghetta mentale: mi stanno di nuovo larghi i jeans… e io che speravo di essere ingrassata almeno di un etto!!!

Già già… della serie “scrivi che ti passa”.
Sono in biblio adesso e Desy mi ha appena raccontato le sue rocambolesche avventure amorose.
Io di rocambolesco posso dire di aver scalato una montagna a Pasquetta grazie al mio dolcissimo ma-cosa-vuoi-che-siano-due-sassolini moroso. Sì, solo che io, ignara del destino che incombeva sul mio capo, mi sono messa gli stivali e facevo pattinaggio artistico tipo Hilary, armoniosa Hilary sui grembani del Carso. Son sempre punti esperienza, comunque!
A parte il free-climbing è stato divertente: arrivati in cima (cioè loro -lui e il suo amico- volevano proseguire, ma io mi sono avvinta a mo’ di pianta rampicante su una roccia per far passare il messaggio subliminale “io da qui non mi sposto!”) ci siamo fermati ad ammirare il panorama -› sassi ovunque, ma… c’era una graziosa cascatella che ha dato un senso alla permanenza sul burrone, assieme alla casetta scavata nella pietra che TUTTI vedevano tranne la sottoscritta. Dopo mille mila tentativi, compresa la ricerca con lo zoom della macchina digitale, si è evinto che io la casetta la vedevo, solo pensavo fosse una balaustra. Capita!

Casetta in Carso © leeliah99.altervista.org
Casetta in Carso

Purtroppo non c’è stato solo sano sport estremo in questi ultimi giorni: ieri sono andata a farmi un’ecografia, e anche se non ci sono problemi, devo fare degli accertamenti, per super-precauzione, come ha detto la dottoressa. Solo che di andare in ospedale e poi da un altro medico, proprio in questo periodo che sono tutta sottosopra, di certo non è un toccasana per il mio umore. E domani vado da quell’altra dottoressa per il problema del secolo: voglio metter su un po’ di chili, e non c’è verso!

Sabato sera, nonostante la casa libera perché il folletto si toscanizza, io e il mio moroso andiamo a vedere un conzierto, che per fortuna mia almeno è vicino, e così conoscerò in una volta sola 457 dei suoi amici… altro che comode rate come speravo!!!
A questo punto mi auguro che qualcuna delle mie amiche si aggreghi, così ho un minimo di sostegno morale, e poi è comunque un’occasione per vederci tra di noi, che ormai sono secoli che non usciamo!

@ 15.42
Di solito ce n’è sempre uno di leit-motiv, ma lunedì ce ne sono stati parecchi degni di nota: da oci ciornie (più tutte le varianti di colori che NON potevano essere associate agli occhi, ma erano le uniche che l’amico del mio moroso sapeva!) a Tex O’Nanetto (c’erano i manifestini di questo cagnone disperso dappertutto… e noi l’abbiamo fatto diventare di origine irlandese, suo malgrado) ai cori delle suore per il papa che il mio moroso aveva sentito per radio e non si dava pace, ai suoi sfoghi inconsulti tipo “ma chi vi ha portato in Val Rosandra???!!!”… e tutto perché io, l’unica indigena, non sapeva la strada. Tsk!

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Ally Leeliah

Scrivo della mia città, dei libri che leggo, dei film il cui finale mi delude, di blog e videogiochi, di piante e mercatini, del mio parco preferito dove vado a passeggiare e fotografare o schiarirmi le idee, delle mie tribolazioni. Benvenuti!

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