A distanza di un anno, senza allergia stagionale (è in ritardo!) ma in compagnia di un gelo siberiano, mi sono infilata di nuovo tra i gazebo fioriti di Viale in Fiore ad ammirare colori e profumi inediti nella cornice del Viale XX Settembre di Trieste, solitamente mesto e bigio durante il resto dell’anno.
Anche questa volta considero questo il primo giorno “in avanscoperta”, nel senso che non ho comprato nulla a differenza delle mie due accompagnatrici, entrambe sedotte dai ranuncoli, scelti e vagliati con cura certosina.
Se l’anno scorso alla fine l’avevano spuntata le rose ed il rosmarino, quest’anno la mia attenzione era rivolta al mirtillo gigante e all’erba cipollina, anche se sul finale i cestini di frutti di bosco potrebbero avermi convinta a scegliere loro a discapito del parente più grande.
Mi scoraggia non poco l’idea di dover rinvasare questo stecchetto (perché è così che te lo vendono: un ramo stitico senza traccia di boccioli, foglie o qualsivoglia segno di vita) ed attendere x mesi solo per capire se ha intenzione di interagire. I cestini invece hanno dalla loro che essendo “ini” già fan tenerezza in partenza, in più sono ampiamente meglio gestibili e ricchi di foglioline volenterose, ed essendocene sei le probabilità di tirar su almeno due mirtillini o due fragoline di bosco è nettamente maggiore.
Come si nota senza alcuna fatica dalle foto che ho scattato, lo stand delle rose resta quello in cui trascorro più tempo, incapace di proseguire oltre senza sospirare e partire immediatamente alla ricerca di LEI -la rosa viola- stupenda come sempre, talmente bella da farmi emozionare al punto che le foto sono venute mosse e quindi ve ne posso mostrare solo due (vedi sopra… sì, lo so che sembrano rosa e non viola, credetemi sulla parola!).
Insomma, ci devo per forza tornare: il mirtillo gigante mi perdonerà se gli preferirò i cuginetti più piccoli, per l’erba cipollina nutro ancora delle speranze e la rosa viola… eh, chissà!
Per chi fosse interessato, Viale in Fiore prosegue fino al 24 marzo: oggi qui a Trieste diluvia e soffia scirocco forte, ma per il prossimo fine settimana dovrebbe esserci un tempo leggermente più verosimile all’appropinquarsi della primavera, per cui fateci un salto: se vedete una tizia con una macchina fotografica color glicine che gravita attorno allo stand della lavanda e si precipita quando la promoter si offre di farle provare un olio profumato sulle mani (ho dovuto sfilarmi i guanti rischiando i geloni, ma oggi sono ancora profumati!) è altamente probabile che sia io.
♣ ♣ ♣
@ 23.03.13
Eccomi di ritorno dal secondo tour, nel quale ho dato libero sfogo agli acquisti più che alle foto.
Cos’ho comprato? Beh, nonostante i propositi iniziali alla fine ho scelto tutt’altro: ho preso una piantina di margheritine colorate, una di pratoline e una Lewisia (di cui non sospettavo nemmeno l’esistenza fino ad oggi).
Alla famiglia che domani affronterà la bufera di neve prevista qui a Trieste si aggiungono anche due piante di incenso, dal profumo incredibilmente intenso che lascia letteralmente la scia e che abbiamo comprato perché è assicurato che allontanino gli insetti antipatici.
[…] ha scattato un sacco di foto stupende (se volete apprezzarle date un’occhiata al suo post). A noi si è aggiunta, strada facendo, pure […]
Le azzalee con due “z” le abbiamo solo qui a Trieste! :-p Meditavo di far il bis venerdì pomeriggio con la nipotina, per arraffar l’alberello di margherite e il garofano perenne, così il ranuncolo si sentirà meno solo 😉
Ho letto il post nel tuo blog: quindi c’è una sfida in corso a chi fa sopravvivere più a lungo il proprio ranuncolo. Chissà chi vincerà?! ^_^
Allora forse venerdì se combiniamo con gli orari mi assisterai nella scelta dei fruttini di bosco. 🙂
Avrai due assistenti, superattente! 😉