Continuerei a tenerli incrociati quei ditini, fino a data da definirsi. Ci sono delle novità verosimilmente positive che fanno ben sperare, ma un po’ per scaramanzia un po’ per cautela non canto ancora vittoria.

Anche questo scorso fine settimana è successo che non siamo riuscite a vederci io e Wippy perché il suo morosetto era preda di un potente mal di gola, e per il prossimo week-end pensiamo di non organizzare assolutamente *nulla*, giusto per evitare poi di vederci rovinare i piani (ci sarebbe un ristorantino arabo che vorremmo provare, ma fate tutti finta che non l’ho scritto).
Così, per colpa degli infidi bacilli, non ho potuto fare il tour guidato di una certa casetta dove c’è la possibilità che ci si trasferisca. È per questo che ho bisogno di tanta fortuna, perché si possa fare e perché -soprattutto- vada tutto bene dopo (visto che i mostriciattoli nella mia testa stanno dando il meglio di loro a presentarmi ogni possibili stragi e tragedie… grazie, che premurosi!).
Avrei tanta voglia di parlarne -e ce n’è da raccontare- ma non vorrei poi ritrovarmi con l’amaro in bocca se la cosa non va a buon fine, per cui preferisco aspettare di sapere con più certezza.

Hanno già finito da un bel po’ di sistemare le lucine natalizie, in Piazza Unità troneggiano già due file di alberelli con gingilletti rossi e io non riesco a capacitarmi che sia già quasi finito un altro anno.

Gnec!