Parapisopisola

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Sfido chiunque a scrivere con entusiasmo di un qualsiasi argomento dopo essersi fotocopiato in gioiosa compagnia un intero libro che sarebbe formato A4, però non proprio esattamente, per cui ad ogni pagina è necessario uno studio geometrico-proporzional-architettonico per far stare tutto il contenuto.

Comunque sabato e domenica sono trascorsi sereni, e fortunatamente senza troppi intoppi, tralasciandone uno piccino che ha fatto arrivare Wippy e il suo moroso con qualche oretta in ritardo rispetto al previsto.
Mentre la fame di qualcuno aumentava a dismisura attendevamo fiduciosi l’arrivo del mio amichetto, che ha appena fatto in tempo a varcare la soglia di casa mia prima di vedersi trascinato in macchina con destinazione ristorante. Il locale in questione doveva essere arabo, ma in realtà era turco, e si trovava dove prima c’era un ristorante cinese, e dentro c’erano dei messicani, per cui ci siamo sentiti subito multi-etnici.
Dunque, se scrivessi per una rivista gastronomica effettivamente non gli assegnerei una gran quantità di stelline di apprezzamento perché abbiamo assaggiato vari piatti ed erano tutti freddi (nel senso di “appena estratti dal frigorifero”) e salatissimi, in più con l’infida salsina allo yogurt intrisa di spezie cipollose. Il pane era l’unico alimento caldo, e l’abbiamo divorato… l’acqua è sparita a tempo di record fino all’ultima goccia.

Gli aspetti più significativi sono stati senza dubbio l’inaspettata presenza del topino che una signora di mezza età aveva ben pensato di sfruttare come nastro per i capelli (l’ho fotografato… lo posterò appena possibile), la telefonata del folletto dal concerto di Baglioni a Livorno e la nostra indimenticabile nonché intelligentissima conversazione su Monciccì, Mercr (me lo ricordavo solo io, la bestiola con forma e colore di melanzana della piccola Flo sperduta su un’isola con la sua famiglia) e Juni Peperina Inventatutto. Ah, bei tempi!

Dopodiché, continuando a prendere in giro impietosamente il mio amichetto per essersi impappinato e aver detto portaggiggì invece che porta-cd e per aver fatto fare al coltello un triplo salto mortale, ci siamo diretti in un locale sulle rive per bere 74 tazze a testa di tisana bollente per tentare di farci passare la sete, nonostante il desiderio recondito fosse quello di infilarci in bocca un intero pupazzo di neve per lenire l’effetto piccante. Lì ho fatto un incontro inaspettato: due persone con cui uscivo e che non frequentavo più ormai da anni. Mi hanno salutato, abbiamo scambiato due parole ma nulla di più, e ammetto che mi sono sentita lievemente in colpa per aver provato un senso di liberazione ad essere con un’altra compagnia più adatta a me.
A suon di musica a palla e gesti inconsulti abbiamo evitato che per ben due volte Wippy decapitasse il cameriere (forse per un inconscio desiderio di vendetta visto che alla nostra richiesta di tisana ci ha quasi riso in faccia… oh, ma mica tutti vogliono ubriacarsi al sabato sera, sai?) e dopo esserci dimenticati di fregare i dolcetti alle mandorle siamo andati a casetta, loro nella grande metropoli e noi nella mia dimora dove ci siamo deliziati a cercare le sigle di vecchi cartoni animati (Mercr aveva incuriosito parecchio, e poi c’era una scommessa in ballo… ho vinto io!) prima di andare a nanna con in sottofondo rumori vari gentilmente offerti dai vicini di casa, che neanche la miglior compilation New Age saprebbe eguagliare.

Domenica dedicata ad un gigantico e pomodoroso cazzeggio con Wippy e il divano, inframmezzato da una telefonata di Neigy, risorta per proporre un’uscita prossimamente, prima dei mercatini natalizi in cui dovrà lavorare. Vedremo.

Fra non molto racconterò qualcosina di più a proposito della nuova casetta in cui andremo a stare io e il folletto: chi ha detto che si deve traslocare solo col caldo torrido di agosto? Perché non sotto una candida nevicata di fine anno? Potrebbe essere suggestivo.

8 commenti

    • Mi sa che hai fatto bene, io purtroppo non potevo rinunciare neanche volendo perché rischiavo il licenziamento. 🙁

  1. che trasloco romantico 😀
    comunque a me non ha mai sucistato tanto interesse la cucina araba, messicana, giappa o qualsiasi altra LOL, a parte che i cibi piccanti non li tollero, mi chiedo come abbiate resistito in quel ristorante, hihi, da ritornarci…

    • Sì sì, specie se viene pure la bora a 200 km/h.
      Neanche a me piacciono i cibi piccanti, ma volevo provare qualcosa di diverso almeno una volta. Quanto a tornarci non credo proprio!

  2. 🙂 Ce la posso fare a lasciarti un commento…
    Io devo ancora scrivere del nostro fantastico fine settimana 😛 , lo farò domani sera ke sono sola soletta!
    Ripenso ancora a quel cameriere: mna ke c’era da ridere x 4 tisane? Mah, va beh, avrà avuto una paresi 🙂
    Ti mando un bacino e a prestissimo!!

    • Ce la puoi assolutamente fare! Non vedo l’ora di leggere la tua versione dei fatti… quant’è lunga? 😉

    • Ma no scopa mutante, porello! Comunque su Internet ho trovato addirittura dei forum dove gente che non sta tanto bene si prolunga in dibattiti chiedendosi di che specie animale è. Boh!

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Ally Leeliah

Scrivo della mia città, dei libri che leggo, dei film il cui finale mi delude, di blog e videogiochi, di piante e mercatini, del mio parco preferito dove vado a passeggiare e fotografare o schiarirmi le idee, delle mie tribolazioni. Benvenuti!

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