Non so cosa mi abbia preso, forse un’ondata di nostalgia per gli anni ’80 rinfervorata dal fatto che Mediaset Extra trasmette le repliche dell’A-Team tutte le sere alle 20, o forse semplicemente la voglia di recuperare quel minimo di manualità che apparteneva alla me tredicenne.
Fatto sta che ho ravanato avidamente nella dispensa di mia mamma -complice il fatto che lei fosse partita per un paio di giorni- alla ricerca di matassine, spille da balia ed il mitico schema con le spiegazioni che probabilmente appartiene ad un giornale più vecchio di me. Mi sono armata di metro, forbici ma soprattutto tanta pazienza, ed ho creato il mio primo (abominevole tanto è bruttino, porello!) braccialettino di cotone: sì, proprio quei “braccialetti dell’amicizia” che quando ero alle medie avevano tutte le mie compagne di classe perché erano di moda e che io -allora con un ben più spiccato spirito imprenditoriale di oggi- fornivo alle più pigre che non avevano voglia di farseli da sole dietro compenso.
Ricordo che durante il periodo estivo al mare ne avrò sfornati a dozzine, di tutti i tipi e colori. Ed ero bravissima! Ragione in più per stupirmi che ora non ne sono più capace: credevo fosse come andare in bicicletta, una volta che impari non ti dimentichi più come si fa. La foto qui sotto è la riprova che non è proprio così. Ma io mica mi arrendo! Devo riuscire a farmene almeno uno che sia uno. Però questo primo tentativo, seppur tutto sgarrupato e stortignaccolo, è ancora attorno al mio polso, più per un valore simbolico che per altro. E poi la bellezza non è tutto.
Nel caso non fossi l’unica a volersi cimentare con questo revival, ho scannerizzato lo storico ritaglio di giornale e riportato sotto così come stava scritta lì la spiegazione per i due schemi più conosciuti.
La variante con cui mi cimenterò io è su questo sito, tra l’altro casualmente di una mia concittadina. 😉
OCCORRENTE
• 3 fili di cotone D.M.C nei colori desiderati lunghi circa m 2 ciascuno • 1 spilla da balia
La tecnica di esecuzione consiste nell’annodare alternativamente ciascun filo con i restanti 5 come evidenziato nei disegni, seguendo una delle due versioni a scelta.
Usando fili di più colori si otterrà un risultato diverso a seconda del numero dei colori e della disposizione che verrà loro data.
VERSIONE 1 – Supponiamo di utilizzare 1 filo rosa, 1 lilla e 1 verde.
Piegare i fili in due, fermarli con un nodo, lasciando un occhiello di circa 2 cm e fissarli a qualcosa di solido (es. il tessuto di una poltrona) con la spilla da balia.
Disporre i fili a colori alternati. Con il filo 1 eseguire due nodi ben stretti rispettivamente sul filo 2, sul filo 3, poi 4, 5 e infine 6, mantenendo il filo su cui viene fatto il nodo ben teso. A questo punto la 1° riga è terminata. Ripetere le righe seguenti come fatto con la prima.
VERSIONE 2 – Utilizzare, per esempio, 2 fili verdi e 1 filo lilla, annodarli come fatto nella versione precedente disponendo i colori come nel disegno A. Con il filo 1 eseguire due nodi rispettivamente sul filo 2 e 3; con il filo 6 eseguire due nodi sul filo 5 e 4 e terminare annodando 2 volte il filo 1 sul filo 6. Riprendere dall’inizio.
Raggiunta la lunghezza desiderata sciogliere il nodo iniziale e, a ciascuna estremità, intrecciare i fili liberi tra loro fermandoli al fondo con un nodo.
Me li ricordo questi bracccialettini, ne avevo un paio anch’io e me li scambiavo con le amiche.
Non so se mi ricorderei come farli, magari ci provo guardando lo schema. Ciao
Giuly
Ciao Giuly,
insomma ho fatto venire voglia anche a te di cimentarti. Bene bene, buon lavoro allora! 🙂
L’Ateam in tv adesso!!! Non lo sapevo. Adesso che lo so me lo riguardo voletnieri pure io a partire da stasera. 🙂
Ciao da Gian
Gian, mi fa piacere scoprire che ci sono ancora estimatori di questa meravigliosa serie tv. Dovrò deluderti però: in effetti non ho specificato che su Mediaset Extra mandano gli episodi dal lunedì al venerdì, quindi per rivedere i nostri eroi dovrai aspettare domani. Resisti! 😉
Ciao Ally, passavo per un salutino e per augurarti un buon ferragosto!
ps l’ A-team l’ho guardavo anche io quando ero ragazzina!
ciaooooooooooo
Grazie degli auguri Miriam, buon ferragosto anche a te! Meglio non pensare che giovedì si rientra al lavoro, sigh. 😉
Ah, l’A-Team… io lo guardo ancora adesso con un misto di tenerezza e nostalgia perché ha davvero accompagnato la mia infanzia e la mia adolescenza.
A presto!