Un sentito ringraziamento ad Alexandre Dumas, grazie al quale passi la vigilia di Natale con l’ultimo adattamento cinematografico relativo alla celebre vicenda dei tre Moschettieri, strafogandoti di pastine alle mandorle ricoperte di schifezzine stra-golose, apprezzando moltissimo la goliardata dei vascelli-dirigibili, la sboroneria di D’Artagnan e l’antipaticherrimo ciuffo impomatato del Duca di Buckingham (che Orlando Bloom ha comunque il suo perché, sempre).
Tutto questo mentre *non* stai avendo fitte di gelosia al pensiero di un certo qualcuno che al momento si trova nella città del tuo cuore privo di macchina fotografica (per imperdonabile noncuranza) e di spirito natalizio (per… no, qui non ci arrivo!), e mentre cerchi anche di non infierire -deridendolo impietosamente- su chi doveva passare questa vigilia con te, ma si è frantumato una caviglia ruzzolando in un tombino ed è bloccato a 600 km di distanza (vedi cosa succede a non staccare mai gli occhi dal cellulare neanche quando cammini per strada!).
Dai, passami l’ultimo Ricciarello di mezzanotte… sì sì, quello bello cicciottoso affogato negli sbriguli di cioccolato fondente e zucchero a velo.
Buon Natale!
Buon Natale Ally!
Domani invece passiamo Santo Stefano a guardar di nuovo “Lo Hobbit” hi hi
Auguri!
Non vedo l’ora, sono decisamente in astinenza da acrobazie di Legolas. 😉
Io questo Natale in tv non l’ho vissuto tanto… eppure è mia tradizione fissarmi lì davanti per cercare il film più tradizionale e d’atmosfera possibile…
Solo stamattina mi sono lasciata incantare mentre, in pienissima fortuna, becco i crediti d’apertura di Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato con Gene Wilder <3
Beh… questo è Natale!
Avrei apprezzato anche un truce Il conte di Montecristo triste e malinconico quanto basta per sentirsi al sicuro nel caldo di casa propria…
Questi tre moschettieri non li ho ancora visti, sai che mi incuriosisce un po’ 😛
Buon Natale!
UN abbraccio
Il Conte di Montecristo è un’altra di quelle storie che guardi e riguardi.
Non sono andata molto sul tipico coi tre Moschettieri, ma è uno di quei film che devi proprio impegnarti per farlo male, altrimenti la storia di per sé -e l’ambientazione- è un successo annunciato, almeno per gli amanti del genere.
Auguri Cinzia!