Va dove ti porta l’autobus

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@ sabato, 12.06
Come ogni volta che devo alzarmi molto presto la mattina, la notte l’ho passata quasi in bianco, complice anche l’ululato straziante di un cane del quartiere che è andato avanti per ore.
Vabbè, strisciolo giù dal letto e mi preparo sia fisicamente che spiritualmente per le 3 ore di riunione barra formazione con quelli della coop che mi hanno assunto, reduce tra l’altro dell’incontro molto informale della sera prima davanti a piattoni fumanti di patatine fritte solo tra noi poveri soci lavoratori.
Esco, mi prendo un trancio di pizza nella panetteria sotto casa e vado a prendere l’autobo. E una volta seduta devo essere entrata in una sorta di catalessi perché mi sono totalmente dimenticata di dover scendere alla solita fermata e mi sono ritrovata a sbatacchiare borse e maglione contro tutti i posti a sedere per raggiungere la porta d’uscita e prenotarmi per la fermata successiva, parecchio distante. Se poi si aggiunge che era diventato pressante un certo bisogno fisiologico lascio immaginare la mia gioia a dover andare ad aspettare un altro autobo nella direzione opposta che mi riportasse indietro, in modo da raggiungere sì la biblioteca, ma soprattutto il bagno. Ghhh!
La riunione è stata soporifera al massimo, e non aiuta neanche un pelino essere a conoscenza che la prossima sarà a metà giugno e durerà 7 ore (in stile killing me softly?).

Riunione
© Inmagine

In teoria dopo sarei dovuta tornare a casa per ripresentarmi poi al mio turno solito del venerdì… ma… no, perché c’era lo sciopero degli autobi per cui mi sono cincischiata allegramente a sparlazzare lì al bancone e poi mi son fatta raggiungere dal mio moroso per andare a mangiare qualcosa insieme. Il posto prescelto era chiuso e i tempi non erano larghissimi, così ci siamo ritrovati in un locale dove tutto l’arredamento (compreso il menù) era leopardato, e io a fianco avevo pure i cuscini fatti con l’uncinetto: meraviglioso! La pizza era buona comunque, credevo peggio.
Pensavo però con non troppo entusiasmo al fatto che avevo ancora il trancio di pizza in borsa per merenda e non mi andava granché, ma sono una ragazza fortunata perché Wippy aveva deciso di festeggiare il mesiversario della sua laurea portando due fette di Sacher: santa ragazza!
Se penso che da settembre non ci sarà più lei a lavorare con me perché arriveranno i nuovi volontari mi piglia un magone che non si può dire. *incupin*

4 commenti

  1. 😀 bellissima la storia del “killing me sfoftly”! Ma cos’avrete mai da discutere in 7 ore di riunione? O_O assurdo, povera Ally. Un bel pat pat sulla spalla anche questa volta. ciau

    • La prossima riunione sarà più un corso che prevede l’incontro con una psicologa che ci parlerà della “comunicazione interpersonale”, ovvero come relazionarsi con gli utenti, specie quelli non tanto sani di mente -mi auguro- perché è la parte che m’interesserebbe di più.

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Ally Leeliah

Scrivo della mia città, dei libri che leggo, dei film il cui finale mi delude, di blog e videogiochi, di piante e mercatini, del mio parco preferito dove vado a passeggiare e fotografare o schiarirmi le idee, delle mie tribolazioni. Benvenuti!

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