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Il detto recita l’Epifania tutte le feste si porta via, ma per me è stata la notte di Capodanno, passata a combattere un’emicrania ostinata fino a mezzanotte meno cinque, quando mi son detta i fuochi d’artificio o li vedi oggi o ti tocca aspettare 364 giorni… che vuoi fare? Con gli occhi strizzati dal dolore, mi sono avviluppata dentro una coperta e ho aperto la porta del terrazzo, per apprezzare anche gli schiamazzi dei vicini che urlavano a squarciagola buon anno, buon 2017 a tutti, sperando tra l’altro che l’aria fredda mi anestetizzasse la testa, e possibilmente anche certi pensieri.
Me li sono goduti tutti, fino all’ultimo, brindando con la Coca-Cola che uso esclusivamente come medicina anti-nausea. Un po’ funziona, in alternativa c’è sempre il Dom Peridon, meglio conosciuto come domperidone, ma che a me piace nobilitare almeno nel nome: di certo non ha il sapore del suo quasi-omonimo con le bollicine. Fosse stato per via di luculliani bagordi, tutta questa nausea e queste visite in bagno sarebbero state in un certo senso spiegabili, invece ho iniziato a star male già in anticipo, il giorno della pre-vigilia, prima ancora di aver assaggiato un solo cioccolatino.
È la ruota che gira, e adesso è tornata a questo: sto male, devo capire perché, riparte la girandola degli esami medici e di nuove prescrizioni, di ragionamenti scomodi e lotte quotidiane senza sosta contro lo sconforto assoluto.

Le nuove soluzioni, inaugurate addirittura prima dell’inizio del nuovo anno, in barba ai buoni propositi, hanno visto piccole vittorie in un marasma di disastri, piccoli lumini fiochi quasi invisibili nelle tenebre più profonde: un paio d’ore in una nuova caffetteria a sorseggiare una tisana zenzero/limone e a chiacchierare del più e del meno, una passeggiata in attesa di godersi il tramonto sul mare e poi di corsa al parcheggio perché l’escursione termica si fa sentire all’istante, e poi fare il bis perché Barcola è splendida, il mare un po’ burrascoso di più e ne avevo proprio voglia.

Lungomare di Barcola a Trieste © leeliah99.altervista.org

Il Natale è stato casalingo, tranquillo, e lo considero una fortuna: niente manicaretti, ma non mancava la musichina di sottofondo, la tavola apparecchiata bene ed i regalini ricevuti sistemati in bella mostra sulla mensola assieme ai biglietti di auguri; dopo mangiato qualche filmetto poco impegnativo, buttando l’occhio ogni tanto al palazzo di fronte, dove i vicini anche quest’anno han sparso lucine in ogni dove. Bravi, così si fa!

Natale 2016 © leeliah99.altervista.org

Due settimane di pausa lavorativa ci volevano proprio, ma ho lavorato parecchio lo stesso, anche se era decisamente un altro tipo d’impegno.
Resta da capire quali saranno i prossimi passi: nel frattempo mi sto attrezzando a collezionare i momenti buoni decidendo di scattare quotidianamente una foto da eleggere immagine del giorno, per ogni giornata del 2017.
Vedremo se riuscirò ad essere costante e portare a compimento questo progetto e a far sì che questo nuovo anno porti del bene, a palate, non importa se un granello alla volta.

6 commenti

  1. Ripasso a rileggere questo post che ho letto in fretta appena l’hai pubblicato. Mi dispiace tu sia stata male, ma spero che ora vada un po’ meglio. Si dice che i passi indietro servano a prendere la rincorsa e a fare un salto come si deve… ti auguro di cuore che sia così! Attendo le tue foto, quando e se le condividerai. Un abbraccio!

    • Me lo ripeto spesso anch’io, si indietreggia prima di spiccare il salto, intanto mi curo e mi riposo.
      Non ho ancora deciso come portare avanti il mio progetto una foto al giorno, intanto preparo le basi scattando le fotografie, poi l’ispirazione arriverà. 🙂

    • Per una che ha sempre avuto problemi d’incostanza è una bella sfida. Vedremo come va, grazie! ❤

  2. Spero tu riesca a star meglio in fretta e mi piace un sacco l’idea della foto del giorno. Avessi la costanza necessaria mi ci imbarcherei anche io ma temo di avere un difetto congenito irreparabile da quel punto di vista 😉
    Seguirò il tuo quotidiano con curiosità e piacere.
    A prestissimo

    • È proprio per superare i miei problemi a portare a compimento un progetto che ho deciso d’imbarcarmi in questa sfida a 365 giorni. Averla rivelata pubblicamente spero mi servirà come incentivo. Non so ancora cosa ne farò di tutte queste foto… sto cercando idee in giro.
      Abbraccione!

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Ally Leeliah

Scrivo della mia città, dei libri che leggo, dei film il cui finale mi delude, di blog e videogiochi, di piante e mercatini, del mio parco preferito dove vado a passeggiare e fotografare o schiarirmi le idee, delle mie tribolazioni. Benvenuti!

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