Come documentato in tempo reale su Twitter i biscotti sono arrivati tra noi… e ci hanno anche già lasciati nel senso che me li sono spazzolati tutti, non prima di averne messi da parte un po’.
Ieri ho voluto lanciarmi in una ricetta sperimentale ma è stata una delusione: si sono gonfiati tantissimo e sembrano delle polpette. Nelle foto si vedono quelli venuti bene, gli altri non mi hanno fatto venire la voglia di fotografarli: buoni sono buoni, ma l’aspetto li penalizza, forse inondarli di glassa e polvere di cacao potrebbe fare la differenza.
Ho pensato che fare i biscotti poteva essere un’utile alternativa a scervellarsi tutto il pomeriggio: dovevo prendere una decisione e ho agito come ho sempre fatto, ovvero aspettare l’ultimo momento e confermare in extremis la scelta che in cuor mio già sapevo di aver preso dal principio. Che senso ha? Nessuno, naturalmente, è solo che sono contorta io.
gnam… sembrano appetitosi! sto sbavando sulla tastiera!
🙂
Confermo, erano appetitosi. Ora mi tocca smaltire le “polpettine” ma si sono offerti di aiutarmi alcuni volontari golosi.
mmm, che polpettine?
io mi sto dedicando alla cucina con la birra: mi sono accorta di avere un bel po’ di lattine da smaltire prima che scadano… ed io non bevo birra!
Mi riferivo ai biscottini polpettosi del secondo giro, quelli “brutti ma buoni” per intenderci.
Ora, sarà che devo ancora fare la pausa pranzo e mi ritrovo una caverna con l’eco al posto dello stomaco, ma mi è venuta voglia di arancini di riso: domani o comunque prossimamente mi cimenterò, tanto è meglio che faccio diventare questo spazio un blog culinario altrimenti visti i recenti avvenimenti personali corro il rischio di snaturarlo in un turpiloquio che francamente vorrei evitare. Mannaggia li pescetti!
p.s.: io faccio ogni tanto il pollo con birra e rosmarino, quando non ho vino bianco.