La suspence si sta sprecando in questi giorni.
Che sarà di me a gennaio, lavorativamente parlando? Farò più ore o meno, sarò in turno con Paley, con la sua amica Frangetta, con il sosia antipatico di Frodo, con Babbo Natale (una nuova scoperta), con Miss Tettonica (altra nuova scoperta) o con qualcuno di cui nemmeno sospetto l’esistenza? A giovedì l’ardua sentenza.
Intanto si sa con certezza che Styke non allieterà i nostri intensi pomeriggi, ultimamente trascorsi a messaggiare selvaggiamente con Wippy senza ritegno alcuno, io dal meraviglioso sito della Vodafone, lei col cellulare nuovo di zecca (modello Nokia 66erotti, perché non si ricorda il nome) da sotto il tavolo, tecnica che permette di regalare perle come “ti godo le danesine” (tuttora irrisolto) e “crudoli” (accentato sulla u, nuovo sinonimo di brufoli). Meravigliosa!

Sabato finalmente le ho potuto far vedere casetta nuova, immortalando quasi ogni istante della nostra visita con la telecamera per il video-documentario, contagiando alla fine pure lei che si è messa a girare filmatini col cellulare mandandoli in quel di Roma. Come siamo tecnologicamente avanti noi!

Domenica invece siamo andate a fare qualche acquistino: siamo arrivate al centro commerciale assieme al folletto, abbiamo sincronizzato gli orologi, ci siamo date appuntamento in un luogo strategico e poi via, ognuna per conto suo, visto che in pratica dovevamo prenderci il regalo a vicenda. Quello per il folletto è stato un po’ sofferto, non tanto trovarlo, quanto impacchettarlo all’organizzatissimo self-service (si fa per dire, non s’è capita l’ironia?) con tanto di forbici e scotch incatenati col lucchetto al muro -neanche ce li volessimo fregare- e poi trasportarlo nel parcheggio per mimetizzarlo nel bagagliaio, impresa piuttosto ardua considerando che le dimensioni del pacco superavano -seppur di poco- quelle di Wippy! Scherzo, se no sabato a pranzo mi fa davvero la frittata coi fagioli e la panna acida, bleah!

E mentre la bora che ha imperversato negli ultimi giorni sta finalmente dando segni di cedimento, io mi impegno a ricacciare l’immagine-spauracchio di me tutta piccina e sola che bagolo col mio pigiamino verde pastello nella stanzona della casetta nuova abbracciata alle tendine oscuranti color albicocca che ho ordinato settimana scorsa.
Non è una bella immagine, lo so, ma ognuno ha gli spauracchi che si merita… forse.