Qualcosa che…

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Vediamo se riesco a condensare gli ultimi due mesi in cui non mi sono fatta viva in quest’unico post senza dilungarmi più del necessario.

Dove sono stata? Il mio corpicino è rimasto a Trieste, la mia mente ha bighellonato tra la costa californiana e la capitale del Regno Unito.
Novità? Sì, il colore dei miei capelli si è biondamente stabilizzato (per ora) così come -pare- i miei orari lavorativi in biblio. Per la seconda volta sono riuscita a riavere come collega chi volevo io, ed è bello avere le conoscenze giuste che ti aprono le porte che contano… ma sto scherzando, su!!! In ogni caso dividerò i miei turni con Wippy e Dyz, per cui direi che non c’è da lamentarsi, se non fosse per la crudeltà di doversi alzare ad ore per me inconcepibili al mattino per ben due volte a settimana. Sigh!

Per chi volesse sapere dell’altro mio collega, il saggio Nekodo, posso dirvi che si è ben che sistemato e c’è mancato un po’ negli ultimi giorni prima della chiusura natalizia: d’altra parte come si può non rimpiangere uno che sclera a non sapere quanti tipi di cioccolatini Lindt esistono e che pur di venirne a capo si mette a ravanare nel cestino delle scovazze (superbo termine triestino che sta per ‘immondizie’)? Forse il fatto di non riuscire a vincere neanche una volta a Trivial Pursuit contro la mia mitica squadra lo turba ancor più profondamente di quanto possiamo immaginare.
Già, si sono susseguite numerose serate gioiose a suon di sfide in compagnia non solo di storici personaggi come Wippy, Lenny, Nekodo, Dyz e la sottoscritta ma anche di new entries come morosi vari e simpatizzanti.
No, purtroppo io non ho ancora avuto l’immensa fortuna di conoscere qualcuno che non sia mentalmente instabile e che fisicamente sia un calibrato miscuglio tra Mike Shinoda dei Linkin Park, il tizio che fa Sayid in Lost più un pizzichino di Mark Owen che non guasta mai. In compenso ho potuto apprezzare esemplari maschili in grado di entusiasmarsi *troppo* parlando di Bisanzio (???), altri convinti di essere Mister Universo e quindi in diritto di pretendere che tu li veneri scordandoti di avere avuto una volta una dignità, altri ancora che si credono spiritosissimi al punto da aspettarsi che tu metta in gioco il tuo posto di lavoro pur di far loro “un favorino”. L’umanità è bella perché è varia… sì sì, ma se ci fossero più maschietti simili ai tre citati poche righe sopra mi guarderei bene dall’offendermi!

E poi: operai perennemente in giro per casa a cercare di capire come far funzionare la caldaia, ancora “una di gnocchi” nella migliore trattoria della città dove lavora la cameriera nazista, ore e ore a coccolare il cricetino più morbiderrimo dell’universo, vigilia di Natale, Capodanno, giorni di festa, pranzi, cene, lunghi pomeriggi a giochicchiare, uscite repentine all’ora del tramonto per “catturare” la luce giusta nelle foto, un sacco di mms, innumerevoli tutorials su Photoshop, un avocado dimenticato in frigorifero… .

Cercherò di non far passare altri due mesi prima di scrivere di nuovo.

7 commenti

  1. bentornata e buon anno… per curisoità, di quale trattoria parli?? 🙂
    ah, le scovazze… pensa che quando mi sono trasferita quasi non sospettavo che fosse una parola dialettale.. e non ti dico le facce perplesse quando in cartoleria ho chiesto un pennaiolo.. vabbeh, ricordi lontani di una triestina ormai milanesizzata.. o forse no?
    ok scusa il commento delirante!
    un bacio, vista l’ora buona notte!

    • Grazie Cassandra… ehe ehe, la trattoria, chissà se la conosci? Credo si chiami proprio ‘trattoria sociale’ e si trova in un punto sperduto a Gabrovizza, hai presente? Fanno gli gnocchi più buoni che il palato umano possa concepire! 🙂

    • Molten, tantissimi auguri a te per un anno ricco di gioie e soddisfazioni. Quando passo per Londra col pensiero o “materialmente”? Perché nel primo caso, sono lì anche adesso… sempre! 😉

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Scrivo della mia città, dei libri che leggo, dei film il cui finale mi delude, di blog e videogiochi, di piante e mercatini, del mio parco preferito dove vado a passeggiare e fotografare o schiarirmi le idee, delle mie tribolazioni. Benvenuti!

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