Perché sono andata a vedere King Kong ieri pomeriggio? Se il film mi fosse piaciuto avrei scritto “perché ho amato la trasposizione in pellicola di Peter Jackson per The Lord Of The Rings“ e quindi mi aspettavo molto da lui per un classico che sapevo essere la sua passione sin da piccolo. E mi sa che proprio questa sua “ossessione” l’ha fregato. Si è fatto prendere un po’ troppo la mano.

Non solo dopo, a mente fredda, ma anche durante le 3 ore del film ho avuto la netta sensazione che il signor Jackson abbia riunito i suoi collaboratori (che poi i titoli di coda li ha semplicemente riciclati dalla trilogia, sostituendo solo i nomi degli attori, e neanche tutti perché Andy Serkis c’è, ma non si vede… indovinate che “parte” gli hanno affidato?) e abbia detto qualcosa tipo “guardate quanti spettacolari effettoni specialoni siamo in grado di fare con la CGI, li voglio TUTTI nel film, capito? E ora, su, costruiamoci intorno la sceneggiatura!”.
Il risultato voleva essere la perfezione assoluta, nelle intenzioni, peccato che l’unica cosa di “assoluto” che mi sia arrivata è la freddezza. Questo film non mi ha emozionato per niente: c’è molta tensione, quasi angoscia, in più di una scena, le angolature di ripresa sono sapientemente scelte, la ricostruzione dell’isola credibilissima, i dinosauri sono presi in prestito da Jurassic Park ma sono troppi, e stufano, il gorillone appare un po’ incerto nelle inquadrature ampie.

Il film non mi è piaciuto, perciò mi ritrovo a scrivere che ne è valsa la pena solo per il fatto che è stata la prima volta che sono riuscita ad andare al cinema col mio moroso. La scena migliore? Quando gli ho passato il succo di frutta e lui è riuscito a catapultare la cannuccia dall’altra parte della sala, al che io -scuotendo il capino e dicendo “ma quanto ti conosco?!”– ne ho magicamente estratto un altro da cui ho prelevato la cannuccia della salvezza. Ah, la scena migliore del film? Dunque… vediamo… la ricostruzione di New York all’inizio e l’arrivo sull’isola.

Ora mi aspettano Le Cronache Di Narnia. Altra delusione in arrivo? Non credo, perché andrò a vederlo con lo spirito che mi accompagna sempre quando si tratta per esempio di Harry Potter: non mi aspetto niente di più che un puro godimento visivo.
Certo che se si decidessero a fare un film “vero” (ben venga anche una trilogia, eh!) piuttosto che una serie animata sulla saga di Earthsea, quanto mi farebbero contenta???

Ieri mattina invece sono stata in biblio… un tuffo nel passato, gradito fra l’altro. E dopo aver sentito 20 minuti di spiegazioni dettagliatissime su come si preparino le pallette di cioccolato cosparse di scaglie di cocco e codetta da Zeby l’altro giorno per telefono, ne ho potute assaggiare la quantità necessaria (1) per stabilire inconfutabilmente che… mioddio, sono buonerrime!!!
Sembravano tutti contenti di vedermi (spero l’entusiasmo fosse per me e non per i dolcetti che ho portato!) e a me ha fatto un bell’effetto tornare là: c’erano le luci nuove nei corridoi e un mobiletto per gli audiovisivi… ed era tutto così… familiare. Ovviamente mi hanno chiesto com’è andato il colloquio con la nuova coop e ne abbiamo discusso un po’ perché molti aspetti sono tuttora avvolti da una spessa coltre di mistero. Boh!
Certo che -nella più rosea delle ipotesi che mi prendano e mi rimandino a lavorare lì- le cose non sarebbero certo come prima. Devo togliermelo dalla testa, nel passato non si può tornare, le sabbie del tempo non esistono, e probabilmente è una fortuna, anche perché di avere a che fare con il Dahaka (chi gioca a Prince Of Persia sa!) non ci tengo minimamente (pauuuuuuuuuura!!!). Però non poter riavere Desy come mia collega è un mezzo dramma… che poi… no, meglio che me ne sto zitta, ho già dovuto chiudere un blog per il mio troppo amore per l’onestà e la sincerità. Comunque qualcuno mi ha informato che tutti i cartelli della segnaletica che avevo creato sono andati persi, per cui se tornerò a lavorare con loro sarà la prima cosa che mi ritroverò a fare. Ma va???
Sarà dura non sapere nulla fino a febbraio!