Ma se uno…

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La settimana post-Ikea è stata costellata da momenti lavorativi intensi e fiappi, da ragionamenti immobiliari e sfogliamento di riviste, da frenetiche ricerche di pace interiore nonostante il clima condominiale e da inscatolamento selvaggio di robine e cianfrusagliette.

Giovedì pomeriggio, visto il cambio di turno con la mia collega, ero libera di accompagnare su accalorata richiesta il mio amichetto all’archivio di stato per una ricerca. All’inizio ero solo curiosa di vedere un posto nuovo e capire come funziona, ma quando ho saputo che da quel lavoro potevano uscire mille sterline (la ricerca è su commissione di un professore inglese) la mia collaborazione è sensibilmente aumentata, tanto che subito dopo essere rientrati a casa mia ci siamo dedicati al lavoro dell’OCR.
Per la cronaca, l’archivio è un luogo piuttosto triste, molto polveroso e decisamente grigiastro: le uniche note di colore erano le unghie rosso fuoco dell’addetta e un pupazzetto delle merendine messo in bella vista sulla scrivania.

Archivio storico
© senato.it

Venerdì era festa, e come sfruttarla meglio se non facendo la seconda parte del mini-trasloco? Ho iniziato anche le riprese per il video-ricordo che voglio assolutamente avere, ma si sappia che non ho tenuto in mano la telecamera tutto il tempo perché non sono una lavativa. A parte alcune scene da “director’s cut” direi che è venuto piuttosto bene, grazie soprattutto alla visita in cantina con presenze altamente inquietanti tipo Liutprando, il ragno ballerino, e il suo compare tutto avvoltolato in un raccapricciante nido di ragnatele di cui oggi si occuperà una volenterosa signora delle pulizie perché il livello di sconforto del folletto a quella vista aveva raggiunto livelli inimmaginabili.
In serata ho raggiunto Wippy e la sua gang, così ho finalmente incontrato i suoi amichetti da Roma, e dopo un giretto sulle rive siamo andati a rifocillarci nel nostro solito localino. Nonostante avessimo bevuto principalmente acqua e al massimo due birrette, ci siamo ritrovati in piazza ad assistere alle scene più strampalate (sospettiamo tuttora si sia trattato di una maxi candid-camera… ma noi non ci siamo cascati per niente!) e poco dopo a farne parte, cimentandoci in un’ilare marcia dell’algoritmo.

Sabato ho accompagnato il folletto nel negozio dove aveva visto la cucina dei suoi sogni: e ti credo, sono tutte in stile “old England”, come piacciono anche a me! L’unico neo è il prezzo, un pochino più elevato del previsto. Se decidiamo per il sì, posto la fotina (sono riuscita a farne una di sbieco a tutta velocità mentre con la scusa di prendere un altro catalogo la ragazza del negozio mi dava la schiena).
Dopo, di corsa a prendere un regalino per due persone di cui non cito il nome perché tanto capiscono comunque che mi riferisco a loro, e poi ho raggiunto Wippy, Lenny e i romani per una perlustrazione del centro commerciale, con un esilarante percorso in autobus fino alla stazione caratterizzato da un’inquietante conversazione (più un dibattito direi) sul fatto della nazionalità, che se uno ha genitori italiani e nasce mentre loro sono in vacanza in Messico risulta comunque italiano sulla carta d’identità, ma se nasce in aereo sull’Oceano Indiano… . Vi risparmio i dettagli!

Domenica super-mega-cazzeggio: non sono andata su in casetta nuova come in programma, in compenso ho montato lo spremi-agrumi elettrico, entrato da poco a far parte della nostra famiglia, e ho preparato ben *1* bicchiere di sana spremuta d’arancia. Tutta salute!

5 commenti

  1. 🙂 Prometto che mi farò perdonare e aggiornerò al più presto! Allora Smally bella che ne pensi dei miei amiketti? A parte discussione nazionalità?
    Ti mando1bacino e ti invio un po di fotine!finalmente anke ioooo!!

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Ally Leeliah

Scrivo della mia città, dei libri che leggo, dei film il cui finale mi delude, di blog e videogiochi, di piante e mercatini, del mio parco preferito dove vado a passeggiare e fotografare o schiarirmi le idee, delle mie tribolazioni. Benvenuti!

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