La perseveranza viene premiata, prima o poi.
La mia ha vinto il jackpot ieri pomeriggio all’Orto Botanico in occasione di InVasati, quando sono finalmente riuscita non solo a partecipare al mercatino di giardinaggio e flowercrossing a cui facevo la tira dall’aprile 2012, ma anche a lasciare da parte per qualche ora le preoccupazioni legate ai miei problemi di salute e godermi una giornata con temperature quasi estive, più l’ottima compagnia.
All’Orto Botanico c’ero stata la prima -e unica- volta nel giugno di due anni fa, quando le ortensie erano nel pieno della fioritura, mentre stavolta ho potuto apprezzare le peonie giganti, sorridendo mentre le fotografavo perché una signora vicino a me continuava a chiamare a gran voce il marito urlandogli “vieni a vedere che grandi ‘ste rose!”.
Mi ha fatto piacere notare che tutte le persone presenti erano genuinamente di ottimo umore: cosa non fa la natura in una splendida giornata di sole, vero? Sono così abituata ai musi lunghi per strada o sul posto di lavoro che quasi non ci credevo a vedere quella sfilza di sorrisi e buongiorno qua buongiorno là.
Di bancarelle ce n’erano poche poche a dire il vero, ma il posto vale sempre una visita al di là del mercatino perché è davvero piacevole e rilassante, oltre che istruttivo. Ad esempio ho scoperto il nome di quelle bacchette rosse piccoline e lucide che fotografo spesso in giro, Nandina, e ho letto sul cartellino che oltre ad essere tanto carucce ed invitanti alla vista sono pure un filino tossiche. Su altri cartellini c’era proprio scritto mortale, tanto per evitare equivoci!
Seguendo l’esempio di Bilbo che raccoglie la ghiandina nel giardino di Beorn per portarsela a casa e piantarla, perché un giorno crescerà e diventerà una quercia e lui guardandola ricorderà il bello e il brutto della sua avventura, ne ho raccolta qualcuna anch’io, e pur nutrendo dei dubbi sul successo dell’operazione le metterò in terra comunque, poi sarà la natura a decidere il da farsi.
E ora ci si prepara per il prossimo fine settimana perché tornano gli attesissimi Horti Tergestini: ad accoglierli quest’anno, al posto delle rose che si stanno ancora preparando a sbocciare, un tripudio di tulipani variopinti in ogni angolo del parco.
E si farò anche io come il saggio Bilbo, pianterò le 5 ghiandine raccolte all’Orto Botanico, io sono fiduciosa: le mie hanno ottenuto l’ok dal piccolo hobbit che ci ha fatto compagnia 😉
Grazie ancora per i bulbetti di muscari, molto molto apprezzati 😀
Il Piccolo Hobbit ne sa più dell’Uomo del Monte! 😉
Le mie ghiandine sono ancora in attesa di collocamento, per ora mi sento un po’ come Scrat de “L’Era Glaciale”.
Spero che i muscari spuntino presto anche nel tuo giardino!
Ti terrò aggiornata 😉
Non vedo l’ora di andare agli Horti Tergestini e ammirare i tulipanini in tutta la loro bellezza
penso..che il tuo blog è delicato come i fiori che fotografi e che “Invasati, tutti pazzi per i fiori” sia una bellissima occasione per visitare questo splendido orto botanico, se poi hai la fortuna di trovare Matteo che fa parte della Lipu e ti fa da guida nel parco, beh ancora meglio. Cari saluti, Nirvana
Che bel complimento, grazie!
Ho avuto modo di avere Matteo Giraldi come guida durante uno degli appuntamenti della manifestazione Rose Libri Musica Vino nel Parco di San Giovanni, un altro posto splendido da visitare.
Scusa se rispondo dopo quasi un mese, il tuo commento era finito per errore nella cartella spam e l’ho visto soltanto oggi.
I’m afraid I can’t read the words but the photos are beautiful!
Thank you, Victoria. 🙂 Online translators are useful, but most of the times the results are more funny than accurate.