L’influenza al contrario

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Perché essere banali e soccombere come chiunque altro al picco di influenza di questo non-inverno piovoso/nebbioso e privo di qualsivoglia senso civico (leggi = niente neve), quando ci si può far venire un sospetto mal di gola più raffreddore cosmico accompagnato da cinque giorni di emicrania costante conditi da un bel 34.9? Ma che temperatura è???!!!
Straccio ambulante con sembianze pseudo umane, ecco come stavo.

Oggi, tanto per cambiare, le previsioni promettono (e mantengono, ci mancherebbe): nuvolo – nuvolo – pioggia – vento forte – più pioggia – pioggissima – ventissimo. Quindi ho pensato bene di uscire. Vai così, coerente ti vogliamo!
Sono risorta tipo super-eroA da cumuli di fazzoletti a righine, a quadretti, a rombini, a fiorelletti, a disegni astratti, di stoffa, di carta, di buh, e una volta ripristinato l’assetto stile Pupazzo Gnappo ho affrontato pioggia e vento simil-bora.

Se mia mamma ha finalmente ottenuto i suoi desideratissimi bucaneve, io attendo ancora impaziente di tappezzare l’intero perimetro del terrazzo di ellebori rosa, con buona pace di quelli bianchi (tra cui quello salvato al Lidl) che mi tacciano di razzismo floreale. In realtà nella mia mente vince la combinazione bianco-rosa-rosa-bianco, ma loro rimangono perplessi e dallo sdegno sono diventati verdi, sventolandomi sotto il naso i loro semi giganti a forma di fagiolini che sussurrano piantami piantami. Eccerto che vi pianto, mega-semi, ma ciò non toglie che persevero nelle missioni denominate rintraccia tutti gli ellebori rosa al Parco di San Giovanni e controllali uno ad uno per vedere quando i semi saranno pronti da trafugare.
Sono una donna impegnata. ^_^

I desideratissimi bucaneve sul terrazzo © leeliah99.altervista.org
I bucaneve sono troppo carini!
I desideratissimi bucaneve sul terrazzo © leeliah99.altervista.org
Bucaneve sul terrazzo che socializzano con le altre piantine
Elleboro rosa nel parco © leeliah99.altervista.org
Elleboro rosa nel Parco San Giovanni (troppo presto per i semi)
Semi dell'elleboro © leeliah99.altervista.org
I mega-semi dell’elleboro bianco (verde d’invidia) sul terrazzo

La bizzarra “influenza al contrario” è quasi passata, in compenso è tornato il mal di stomaco. 🙁
Avevo proprio bisogno in questo mare di tregenda di ricavarmi una piccola parentesi di giuoia, e camminare sotto la pioggia sottile sospinta dal vento che prende forza mentre ti accorgi che forse il tuo naso inizia a funzionare di nuovo perché ti arriva il profumo di erba bagnata corrisponde alla mia attuale idea di giuoia.

Ho preso poche decisioni, ma non quelle fondamentali, e mi pare che questo disagio stomaco/pancia mi stia mettendo parecchia fretta. Non ho nessuna voglia di annaspare, per la cronaca.
Sto seguendo dei mini corsi gratuiti online, ma scoprendo (lo dico senza presunzione) di non imparare niente che non sapessi già. Sto cercando altro, ma mi servirebbe un corso che insegna quale formula magica pronunciare in un latino stentato per avere immediata chiarezza mentale sul da farsi e che fornisca anche in calce indirizzi in zona su dove procurarsi una bacchetta (sul tipo di legno da scegliere basta documentarsi qui). 😉

Facezie a parte, ho trovato e condiviso su Twitter questo articolo, A chi pensa di essere rimasto indietro nella vita, che ho letto pensando sia stato scritto proprio per me, e forse anche per voi, non lo so. È un’altra delle innumerevoli cose che non so, pace.

7 commenti

  1. Mi fanno proprio sorridere, e anche piacere, le similitudini che stiamo passando. Diciamo che di mini corsi online gratuiti credo non me ne sia sfuggito NESSUNO 😛 .
    Poi ne ho fatti anche di semi-seri, ma insomma restano sempre molto semi e poco seri 🙂

    Detto ciò: non è che dispenseresti pillole di pollice verde per esseri impediti come la sottoscritta che vorrebbe tanto far rinascere anche il proprio balcone in primavera?
    Invidiaaaaaaaaaaaaaaaaaaa 😀

    • Ti darei più che volentieri consigli di giardinaggio, se ne avessi la benché minima cognizione. Ho iniziato anni fa ad appassionarmi agli alberi, poi a certi tipi di piante e fiori e allora sono aumentati i vasetti sul terrazzo. Quella col vero pollice verde è mia mamma (amante soprattutto delle rose), ma pare non sia ereditario, quindi mi limito a compiere esperimenti raccogliendo bacche e semini da sistemare nel cosiddetto vasetto dei miracoli. La cosa bella è che cresce comunque roba a piacere, a prescindere da quello che ho interrato. 🙂
      Ad ogni modo, se posso in qualche modo aiutarti dimmi cosa vorresti sul terrazzo e vediamo il da farsi (adoro atteggiarmi ad una che ne sa qualcosa!). 😁

  2. Bentornata tra coloro che hanno almeno 36° di temperatura! 😛 E grazie per avermi ricordato il mitico Gnappo, mi faceva ridere alle lacrime con la Gialappa! 😁

  3. Io sono passata molto banalmente per l’influenza quella stupida e tradizionale 🙁 Di uscire al freddo sotto la pioggia non ci penso proprio, ma prima o poi mi toccherà mettere il naso fuori dalla porta per rifornirmi di generi di prima necessità, tipo scottex e nutella, per capirci 😀
    Ellebori e bucaneve, altre due piante che ora posso dire di saper distinguere, thank you!

    • Anche qua scorte di beni indispensabili alla sopravvivenza, ma al posto della Nutella ci dò dentro con la Nocciolata Rigoni di Asiago, che ti consiglio di provare.
      Sempre felice di espandere le conoscenze floreali delle mie amiche blogger! 🙂

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Ally Leeliah

Scrivo della mia città, dei libri che leggo, dei film il cui finale mi delude, di blog e videogiochi, di piante e mercatini, del mio parco preferito dove vado a passeggiare e fotografare o schiarirmi le idee, delle mie tribolazioni. Benvenuti!

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