Il pericolo è il mio mestiere

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Vi ricordate Grisù, il draghetto che sognava di diventare pompiere? Ecco, io ieri ho domato un fuoco per la prima volta in vita mia (e non abbiatevene a male se aggiungo che spero sia anche l’ultima!).
Per fortuna non mi riferisco ad un rogo divampato in biblioteca, ma alla prova pratica del corso anti-incendio che ho affrontato nel -grazie a dio poco ventoso- pomeriggio assieme a Jasy e al mio temerario collega del venerdì.

A-Team "Fire": Murdock & Face

Ero impanicata fino alla punta dei capelli già dal giorno prima e non vi sto a descrivere con quale entusiasmo ho reagito nel momento in cui l’istruttore ha esclamato: bene, ora tutti nel piazzale che proviamo gli estintori. Noooooooo!!! Ho seriamente considerato di darmela a gambe, ma una volta entrati il cancello dietro a noi si è impietosamente richiuso, tagliando ogni via di fuga a noi disperati.

Io e Jasy ci guardavamo col terrore negli occhi ripetendoci oddio ommamma aiuto non ce la posso fà a ripetizione. Eravamo in 17 tra l’altro, quindi immaginatevi la delizia di avere tutti quegli occhi puntati addosso mentre si eseguivano le prove.
La prima consisteva nel srotolare la manichetta a corredo dell’idrante: sembra facile, ma se non presti attenzione rischi di farti rimbalzare il bocchello in faccia o di perdere due dita della mano! Io ho scelto di restare tutta intera non utilizzando il “metodo bowling”, ma quello denominato “lancia e spera in bene”: mi è andata discretamente. Alcuni hanno centrato le macchine parcheggiate lì vicino o altri compagni di corso, per cui non mi lamento.

Una volta riavvolta la manichetta (che pesa un bordello, lasciatevelo dire!) ci aspettava la prova del fuoco, e mai frase fatta ha calzato più letteralmente: l’istruttore ha tirato fuori giubbino, guanti e caschetto con visiera, ha messo in fila gli estintori e ha predisposto una vasca con liquido incendiabile.
Quando ho visto le fiamme alzarsi a più di un metro d’altezza e ho sentito l’ondata di calore sulla faccia nonostante fossi parecchio distante dal fuoco mi è preso male. Mi sono girata col panico negli occhi e ho guardato Jasy che mi ha sussurrato: io non ce la faccio, sto già tremando.
Spettava a noi decidere quando lanciarci e a quel punto ho pensato: meglio togliersi il pensiero, ma non voglio andare proprio per prima. Così abbiamo aspettato nervosamente che qualcun altro più esperto (alcuni avevano più dimestichezza avendo già fatto un corso precedente) si offrisse volontario, ma più passavano i minuti più aumentava l’ansia.

Poi non so che è successo, forse un puro e semplice momento di follia, io e Jasy ci fissiamo negli occhi: andiamo, dai!
Siamo le prossime due, si va uno alla volta. Mentre Jasy aspetta il suo turno io indosso il giubbino per proteggermi dal calore, poi infilo i guanti ed infine il caschetto giallo. Osservo fiera la mia compagna di avventura che si avvicina alla vasca incendiata ed estingue le fiamme. Sono solo istanti ma sembrano andare a rallentatore per via della tensione. Quando la vedo girarsi e tornare indietro realizzo che tocca a me.
All’improvviso ho una gran voglia di buttarmi e allo stesso tempo non vedo l’ora di aver finito. Impugno l’estintore (per la cronaca son circa 13/14 kg di roba), mi avvicino alla vasca ancora spenta, calo la visiera, vedo le fiamme alzarsi all’improvviso davanti a me. Non ho neanche il tempo di stupirmi che non percepisco assolutamente il calore, aziono l’estintore (devo dire con una certa soddisfazione) e mi godo lo spettacolo di questa nube bianca che avvolge il fuoco e lo circonda, fino a soffocarlo del tutto mentre il sibilo mi riempie le orecchie. Missione compiuta!

Una volta tolte le protezioni e tornata al fianco di Jasy lei mi confessa che sente ancora l’adrenalina in corpo, io allungo una mano e le mostro quanto sta tremando. Anche le ginocchia mi tremano ma sono talmente esaltata che devo scaricare in qualche modo, tanto che facciamo un tifo da stadio all’altro collega che doveva ancora cimentarsi, subito dopo un siparietto comico involontario da parte di una ragazza che ha consumato ben 4 estintori senza riuscire ad estinguere le fiamme, con i suoi colleghi che invece di incoraggiarla se la ridevano di gusto.

La soddisfazione oggi è ancora alle stelle, nonostante l’adrenalina sia ovviamente calata. Unica pecca: avrei voluto avere i tizi nelle foto come istruttori! 😉

A-Team "Fire": B.A. & Hannibal
B.A. e Hannibal versione vigili del fuoco

4 commenti

  1. visto che ce l’hai fatta? donna di poca fede 😉 peccato non esserci stata con voi…anche io che di solito son coraggiosa, quando ho dovevo spegnere l’incendio con l’estintore un po’ di paura l’ho avuta…ma poi mi son detta o lo faccio adesso o mai più! la prova invece del manicotto era facile…vista la mia bravura risaputa nel bowling, vero Ally?
    …sono ancora in attesa delle foto del mio corso antincendio, sono fiduciosa dopo aver mandato il nuovo collega in missione…e poi sarà da ridere 😀

    • Non ero affatto convinta che ne sarei uscita incolume, lo ammetto. 😉
      Nel mio caso non ci sono testimonianze fotografiche ma ora come ora un po’ mi dispiace… ma solo perché non ho fatto una figuraccia come temevo!

    • Beh dai, non sarebbe così fuori luogo: anche gli assicuratori hanno a che fare con parecchia carta. Proponilo! 🙂

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Ally Leeliah

Scrivo della mia città, dei libri che leggo, dei film il cui finale mi delude, di blog e videogiochi, di piante e mercatini, del mio parco preferito dove vado a passeggiare e fotografare o schiarirmi le idee, delle mie tribolazioni. Benvenuti!

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