Il Giardino Botanico Carsiana

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Ho una foto di una mini-me a nove anni in posa con una camicetta svolazzante, dei pantaloni fiorati e delle scarpe blu cobalto davanti ad uno stagno traboccante di ninfee: sabato scorso sono tornata nel posto in cui era stata scattata quella fotografia (con un abbigliamento un pelino meno appariscente) e, pur non essendo il periodo giusto per le ninfee, l’ho rivisto volentieri.
Si tratta del Giardino Botanico Carsiana, situato in una dolina del Comune di Sgonico lungo la strada che lo collega al paese di Gabrovizza, a 18 km da Trieste.
La particolarità di Carsiana è quella di racchiudere al suo interno le principali conformazioni tipiche del territorio carsico, con tutte le rispettive forme di vegetazione. Nei 5000 mq del giardino botanico si passeggia seguendo i sentieri segnati, attraversando prima la boscaglia carsica, poi la zona dei ghiaioni, del bosco carsico e di quello di dolina, della landa carsica, delle rupi costiere e del carso montano.

Carsiana vuole essere quindi una “sintesi del paesaggio carsico” che consegna al visitatore un quadro esaustivo dei principali aspetti ecologici del territorio.

Il giardino botanico Carsiana © leeliah99.altervista.org Il giardino botanico Carsiana © leeliah99.altervista.org Il giardino botanico Carsiana © leeliah99.altervista.org Il giardino botanico Carsiana © leeliah99.altervista.org

Pur consapevole che una visita sarebbe stata sicuramente più soddisfacente nel periodo primaverile, ho apprezzato la tranquillità e la cura del posto, approfittando della gentilezza e competenza di chi ci ha accolto all’ingresso per fare qualche domanda e chiacchierare un po’.
Mi sono data un bel po’ di pacche metaforiche sulle spalle per essere stata in grado di identificare diverse piante e fiori senza bisogno di leggerne il nome sui cartellini, mentre per gli alberi sono ancora una schiappa (ma mi applico). A farla da padroni in questo periodo dell’anno sono senz’altro i ciclamini, che spuntavano in ogni angolo, ma ho notato anche molte piante di euphorbia ed ho apprezzato l’angolo dedicato alle felci che mi fanno da sempre una gran simpatia.
Mi è piaciuto che sui cartellini fosse riportato sia il nome ufficiale della pianta o dell’albero che quello usato comunemente, oltre ad un disegnino (che a volte è fondamentale per capire di cosa si tratti).

Il giardino botanico Carsiana © leeliah99.altervista.orgIl giardino botanico Carsiana © leeliah99.altervista.orgIl giardino botanico Carsiana © leeliah99.altervista.org

Per quanto riguarda la fauna, ho avuto incontri ravvicinati con le indaffaratissime libellule e con una quantità di insetti rumorosissimi (ed affamatissimi?), al punto che mi è capitato di indugiare in mezzo ai ghiaioni dopo aver sentito un ronzio tremendo in mezzo ai rovi -immaginando chissà quale essere minaccioso- per scoprire un attimo dopo con gran sollievo -e prendendomi in giro da sola- che si trattava dell’innocuo sistema d’irrigazione automatico. Livello di credibilità raggiunta = azzerato all’istante dopo questo episodio.

Il giardino botanico Carsiana © leeliah99.altervista.org Il giardino botanico Carsiana © leeliah99.altervista.org Il giardino botanico Carsiana © leeliah99.altervista.orgIl giardino botanico Carsiana © leeliah99.altervista.org

Concluso il giro ho avuto la netta sensazione di andar via dopo aver avuto solo un assaggio di quello che Carsiana può offrire, infatti ho promesso alla guida che ritornerò ad aprile/maggio, e nel frattempo mi sono guardata le foto postate sui vari social (trovate i link in fondo al post), pregustando la fioritura delle peonie che mi hanno assicurato essere spettacolare.
Intanto mi sono fotografata con cura tutti i tabelloni e le schede che trovavo sul percorso su cui finalmente studiare per riconoscere gli alberi (il corbezzolo però l’ho individuato all’istante, che si sappia!) e ho una nuova simpatia che si aggiunge alle altre piantine che prediligo, ovvero il Sempervivum tectorum (lo vedete nella foto qui sotto), mentre il mio compare ha deciso che d’ora in poi metterà la santoreggia ovunque perché ha scoperto che ha un profumo buonissimo (oltre a dei micro fiorellini bianchi adorabili).

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6 commenti

    • Ci sono i cartellini per aiutarti, e anche la guida se vuoi. 🙂 Tornerò sicuramente per ammirare le peonie.
      Buona giornata!

  1. Che meraviglia le sfumature verdi di queste tue foto.
    Ovviamente adoro i giardini botanici, sono la prima cosa che vado a vedere quando mi trovo in una città nuova. I miei figli dicono che è un inequivocabile sintomo di anzianitudine e la cosa peggiore è che nemmeno mi offendo !
    Non vedo l’ora di guardare le foto che scatterai a primavera !
    Un abbraccio grande grande

    • Sintomo di anzianitudine? Allora mettiamo *modalità vecchiette on* e andiamo in giro per i giardini. 😛 Per ora non voglio pensare alla primavera, voglio godermi l’autunno con le sue foglie colorate e il suo bel freschino, per le peonie c’è tempo! 😉

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Ally Leeliah

Scrivo della mia città, dei libri che leggo, dei film il cui finale mi delude, di blog e videogiochi, di piante e mercatini, del mio parco preferito dove vado a passeggiare e fotografare o schiarirmi le idee, delle mie tribolazioni. Benvenuti!

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