A Duino c’è un castello

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Non mi era mai capitato di aspettare tanto prima di scrivere un post, d’altra parte va detto che erano addirittura anni che ripetevo di voler andare a visitare il Castello di Duino, e poi rimandavo sempre.
In realtà quella domenica il progetto iniziale era un altro e sono stati i miei soliti problemi di salute a farmi ricorrere al “piano B”. Invece poi è andato tutto bene, è stato un pomeriggio bellissimo e mi sono innamorata di questo luogo che sembra uscito da una favola.
A volte il “piano B” può essere addirittura migliore del “piano A”.

A Trieste siamo fortunati per diverse ragioni, anche per quanto riguarda i castelli: a breve distanza dal centro cittadino abbiamo il famosissimo Castello di Miramare, il Castello di San Giusto, il Castello di Muggia e il Castello di Duino, tutti con viste strepitose sul mare.
Il Castello di Miramare è sempre stato il mio preferito in assoluto, da quando ero bambina, perché è bianco, maestoso, costruito a picco sul mare e circondato da un parco meraviglioso. Poi sono stata al Castello di Duino e ora i miei castelli preferiti sono diventati due.

Caro Castello di Miramare, finalmente ci si rivede

Lo sfogo nel post della scorsa settimana deve aver portato fortuna, perché finalmente un temporalino notturno è passato sopra Trieste accompagnato dalla bora. Quest'ultima...

Di solito consiglio sempre e comunque di venire a trascorrere almeno qualche giorno nella mia amata città, ma da adesso in poi non mi stancherò mai di aggiungere “andate a visitare il Castello di Duino!” e non vedo l’ora di tornarci anch’io, magari in primavera quando il parco intorno diventerà un autentico paradiso.
Anche l’autunno comunque si è rivelato un ottimo momento per una visita e ho la certezza che qualsiasi periodo dell’anno regali panorami mozzafiato dai belvedere a strapiombo sul mare. Non è sicuramente un caso che un certo poeta di nome Rainer Maria Rilke abbia tratto ispirazione per la sua opera Elegie duinesi proprio soffermandosi in una di queste terrazze, ora a lui dedicata.

Castello di Duino © leeliah99.altervista.org

Il Castello di Duino non è solo un luogo fiabesco dove passeggiare, respirare il mare e non capacitarsi ad ogni passo di tanta bellezza tutta insieme: è anche un museo, un’abitazione ed un luogo storico.
Si possono trovare moltissime informazioni in rete sulla storia del castello e la mia intenzione su questo blog non è emulare Wikipedia, quindi chiedo venia se non mi dilungherò ad elencare i nomi illustri che ci hanno soggiornato, o a scrivere dei cimeli nelle sale visitabili al pianterreno, dei particolari delle stanze al primo piano o della biblioteca o dell’impressionante collezione di strumenti musicali o della presenza della scala elicoidale progettata da Andrea Palladio che salirete e scenderete quasi con devozione per spostarvi all’interno dell’ala del castello aperta al pubblico.

Veniamo quindi a quello che invece voglio condividere.
Avevo visto molte immagini del castello sul web ovviamente nel corso degli anni, ma nessuna fotografia, per quanto bella -credetemi- potrà prepararvi a quello che vi troverete davanti una volta varcato il cancello d’ingresso. Persino gli spazi adibiti ad ospitare la biglietteria ed il bar sono incredibili, vorrei andarci a vivere!

Castello di Duino © leeliah99.altervista.orgCastello di Duino © leeliah99.altervista.orgCastello di Duino © leeliah99.altervista.orgCastello di Duino © leeliah99.altervista.org

Acquistato il biglietto (sono 8€ e non serve che vi dica che ne vale la pena), si prosegue e ci si immerge in un’altra dimensione: si dimenticano preoccupazioni, si lasciano indietro brutti pensieri ed ansie, ci si scorda del mondo reale e si entra con stupore in un incanto.

Castello di Duino © leeliah99.altervista.orgCastello di Duino © leeliah99.altervista.org Castello di Duino © leeliah99.altervista.org Castello di Duino © leeliah99.altervista.orgCastello di Duino © leeliah99.altervista.org

Non ho trovato le parole, in queste settimane in cui mi ripetevo “non ho ancora preparato il post sul Castello di Duino“, per rendere appieno l’intensità dell’emozione che ho provato già ai primi passi, mentre mi avvicinavo lentamente -per gustarmi ogni dettaglio- al maestoso portone d’entrata. Volevo assaporare tutto con calma, senza affrettare la visita spinta dalla sempre più crescente curiosità.
Come sarà l’interno e cosa ci sarà sotto questa scala che si perde nella vegetazione? Chissà che vista da lassù! Ma si potrà accedere dappertutto?

Castello di Duino © leeliah99.altervista.org

Prima ancora di mettere la punta del naso all’interno del castello si percepisce la storia che questo luogo ha vissuto e la prima visuale verso il mare fa fermare sui propri passi, rapiti dall’apparire dei resti di epoca romana del primo insediamento, abbarbicati sulla roccia, protagonisti di antiche leggende.

Castello di Duino © leeliah99.altervista.orgCastello di Duino © leeliah99.altervista.org

Proseguendo, dopo aver scattato una congrua quantità di foto, si percorre sotto lo sguardo vigile delle statue il viale che porta finalmente all’interno.

Castello di Duino © leeliah99.altervista.org Castello di Duino © leeliah99.altervista.org

Qui mi sono di nuovo fermata qualche istante perché non riuscivo a decidere verso che direzione proseguire: ero impaziente di vedere tutto, ma allo stesso tempo non volevo cedere alla curiosità ed essere frettolosa. Ho cercato di essere logica, pur con l’entusiasmo alle stelle, e di non saltare di qua e di là senza capire niente di quello che stavo vedendo.

Castello di Duino © leeliah99.altervista.org

Ho prima visitato il museo, dove non era consentito l’uso della macchina fotografica: le stanze contengono numerosi cimeli davvero interessanti, tra cui manoscritti e reperti storici di valore molto curiosi.
Dopo sono tornata nell’atrio e ho seguito l’istinto irrefrenabile di procedere nel cortile, completamente chiuso tra le mura e il cui fascino non mi ha certo delusa. Ci avrei passato l’intero pomeriggio.
Anche qui attimi di indecisione: dove si va adesso? Lì c’è una scaletta semi nascosta, chissà dove porta? Saliamo sulla torre? Visitiamo il castello?
Sì, entriamo nel castello.

Castello di Duino © leeliah99.altervista.orgCastello di Duino © leeliah99.altervista.org

Non mi aspettavo un’atmosfera così calda, quasi familiare, merito dei padroni di casa, i Principi della Torre e Tasso: pur nella loro sontuosità, le stanze sono accoglienti e non ho saltato nemmeno una finestra dove andare ad ammirare da ognuna un pezzettino diverso di mare.

Castello di Duino © leeliah99.altervista.org Castello di Duino © leeliah99.altervista.org Castello di Duino © leeliah99.altervista.org Castello di Duino © leeliah99.altervista.org Castello di Duino © leeliah99.altervista.org

Gli oggetti, il mobilio, gli arazzi, i dipinti, i tendaggi: ogni centimetro di ogni sala era da ammirare. Ammetto di aver passato anche una discreta quantità di tempo ad entrare ed uscire dalle stanze solo per poter dire di nuovo sottovoce wow alla vista della scala palladiana che collega i piani del castello.
Da togliere il fiato.

Castello di Duino © leeliah99.altervista.org

Una bibliotecaria come me non poteva naturalmente non soffermarsi anche davanti alla sala della biblioteca: l’accesso non è consentito, ma anche a distanza il colpo d’occhio è stato emozionante (avrei voluto avere un binocolo per spiare meglio tra i dorsi dei libri, non è detto che la prossima volta non me ne porti dietro uno, da vera nerd quale sono).

Castello di Duino © leeliah99.altervista.orgCastello di Duino © leeliah99.altervista.org

Pensavo ormai che niente avrebbe potuto strapparmi un wow più sentito, invece mi sbagliavo e non sarebbe stata nemmeno l’ultima volta nel corso del pomeriggio.
Se nella mia mente esisteva un’immagine di terrazza ideale, all’improvviso me la sono trovata davanti e non potevo crederci.

Castello di Duino © leeliah99.altervista.orgCastello di Duino © leeliah99.altervista.orgCastello di Duino © leeliah99.altervista.org Castello di Duino © leeliah99.altervista.org

Lasciata a malincuore la terrazza dei miei sogni, dopo aver scattato decine di foto da ogni possibile angolazione, mi sono consolata all’idea di dovermene andare pensando che avevo ancora tutta la parte esterna da visitare ed ero curiosissima di arrivare alle terrazze sul mare che avevo solo intravisto dalle finestre.

Castello di Duino © leeliah99.altervista.org

Il parco intorno al castello ha superato ogni aspettativa: sarà che iniziavano a spuntare i tipici colori autunnali, sarà la vicinanza del mare, sarà la mia passione per fiori e piante, sarà che ad ogni passo c’era una sorpresa od uno scorcio inaspettato, ma davvero non riuscivo a smettere di fermarmi e chiedermi perché mai avessi rimandato così a lungo di venire al Castello di Duino.

Castello di Duino © leeliah99.altervista.orgCastello di Duino © leeliah99.altervista.orgCastello di Duino © leeliah99.altervista.orgCastello di Duino © leeliah99.altervista.orgCastello di Duino © leeliah99.altervista.org

Più camminavo, più pensavo che stava per finire tutto, che tra poco non ci sarebbe stato più nulla da scoprire, e invece c’era ancora un sentierino o un altro belvedere in cui soffermarsi per guardare ovunque, perché tutto lì meritava.
E il mare? Una meraviglia!

Castello di Duino © leeliah99.altervista.org Castello di Duino © leeliah99.altervista.org

Chi si ricorda di quando avevo scritto l’estate scorsa della mia prima volta a Portopiccolo e della vista sul castello dalla spiaggia? Ora mi trovavo esattamente dalla prospettiva opposta e potevo vedere il punto da cui avevo scattato la fotografia al castello.

Castello di Duino © leeliah99.altervista.org

Forse è proprio questo il luogo che mi ha colpito di più, un po’ riparato sotto il castello, con il belvedere davanti, un sentierino con vista a strapiombo sul mare alle spalle e la mia terrazza preferita visibile appena alzato un po’ lo sguardo.

Castello di Duino © leeliah99.altervista.org Castello di Duino © leeliah99.altervista.orgCastello di Duino © leeliah99.altervista.orgCastello di Duino © leeliah99.altervista.org Castello di Duino © leeliah99.altervista.org

Mancava un’ultima parte per concludere la visita.
Percorso un altro sentiero all’interno del parco si arriva ad un piccolo spiazzo dove un cartello indica la presenza dell’entrata al bunker. Grande 400mq e profondo 18 metri fu costruito durante la Seconda Guerra Mondiale per difendere la baia di Sistiana nel caso di uno sbarco alleato ed utilizzato anche come rifugio antiaereo. Trasformato, una volta finito il conflitto, in un deposito per carburanti, ospita oggi un piccolo museo… che forse visiterò alla prossima occasione se troverò il coraggio, perché di calarmi là sotto non avevo nessuna voglia, troppo claustrofobico.
Ho preferito risalire.

Castello di Duino © leeliah99.altervista.org

Rimandata la discesa nel bunker ad un’altra volta, sono tornata sui miei passi a godermi ancora il parco, il panorama sul mare e sul castello, ripromettendomi di organizzare una seconda visita al più presto.
Per informazioni sugli orari di apertura al pubblico potete consultare il sito ufficiale e la pagina Facebook del Castello di Duino.

Piccola curiosità: questo è il post con più immagini che abbia mai pubblicato sul blog. Vi dico solo che quel pomeriggio ho scattato poco meno di 200 foto, un vero record!

8 commenti

  1. Io preferisco questo castello a quello di Mira mare, che dal di fuori è certamente splendido, ma internamente molto meno visitabile….. Questo invece é un vero gioiello da tutti i punti di vista!!!

    • Sono cresciuta con il Castello di Miramare nel cuore e sono rimasta folgorata dal Castello di Duino: non vedo l’ora di tornare a visitare entrambi! 😉

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Ally Leeliah

Scrivo della mia città, dei libri che leggo, dei film il cui finale mi delude, di blog e videogiochi, di piante e mercatini, del mio parco preferito dove vado a passeggiare e fotografare o schiarirmi le idee, delle mie tribolazioni. Benvenuti!

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