Costellazioni e pinete

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Mi ricordo di quanto ho aspettato con impazienza il giorno in cui sarebbero iniziate le vacanze estive alla fine della scuola. Avrò avuto nove o dieci anni, avevamo preso in affitto una casetta nella famosa Isola del Sole e proprio non vedevo l’ora che arrivasse il giorno della partenza: non stavo nella pelle all’idea che avrei avuto quel giardinetto tutto per me, per giocare a palla coi miei cugini e per scovar lumache. Alla fin fine quell’estate mi sono divertita un bel po’, nonostante abbia battuto un record personale di punture di zanzara (28 su una gamba sola) e la tosse secca mi abbia tenuta sveglia per delle notti intere.

Viale Cassiopea

Tutto questo preambolo per dire che ora, seppur appesantita nell’età e derubata di quel sano entusiasmo bimbico, sento un gran desiderio di andare in casa nuova. Le novità ed i cambiamenti mi spaventano sempre, e molto, ma voglio provare ad accantonare le mie paranoie almeno in questo frangente.
Certo ci saranno sia lati positivi che negativi: magari non è poi così male abitare in mezzo ad un parco circondato da alberi, con mille uccellini diversi, i cerbiatti che vengono a far merenda perché la vicina di casa gli tira sempre le mele ululando “mangiate la frutta che vi fa bene!”, i cinghiali che scorazzano spensierati, i gatti del vicino che giustamente se la danno a gambe non appena avvistano i suddetti bestioni sull’orlo della collinetta, i mie adorati scoiattolini scuri, le lucertoline che abitano sul davanzale della cucina… poi mi tornano in mente i ragnoni pelosi, le ripugnanti scolopendre, gli schifosissimi scorpioni, le formiche a migliaia, e penso “mamma mia, fatemi scappare da questo bosco infestato!”.
Che altro? L’appartamento su due piani è sempre stato un po’ un mio desiderio (in realtà ho un debole per i soppalchi), ma credo non rimpiangerò l’escursione termica che avvertivo già dal quarto scalino quando scendevo per andare a dormire e tanto meno sentirò la mancanza degli odiosi pini mughi che oscuravano la vista (quanto sarebbe stato meglio un bel praticello con qualche aiuola sapientemente decorata, due panchine e due tavolini per rilassarsi nelle belle giornate?).

Quanto ai vicini, spero valga la legge dei grandi numeri: in una palazzina di poche famiglie se ti capitano tutti squinzietti con la puzza sotto il naso sei fregata; in un grande condominio almeno un vicino che si salva ci sarà, no?  Certo, è innegabile che ora come ora quando nessuno sta usando il tosaerba o il Kirby o le ciabatte assassine, lassù c’è una pace invidiabile: cinguettii soavi e leggiadri fruscii che neanche il miglior cd New Age! Però se dovesse servirti un tozzo di pane devi metterti il cuore in pace, armarti di kit per la sopravvivenza bussola + borraccia + pazienza e partire in missione punitiva alla più vicina fonte di rifocillamento che dista soltanto 52 fermate di autobus.

Nell’appartamento di prima, quello in cui ho vissuto per un quarto di secolo, ricordo che si sentivano tutti i rumori possibili ed immaginabili, compresi alcuni di cui si sarebbe fatto volentieri a meno (sì, esatto, mi riferisco proprio a quello che probabilmente state pensando!). Nel periodo in cui ho abitato lì non ho mai apprezzato le comodità: avere il supermercato, la panetteria, la drogheria, l’erboristeria, la cartoleria, il noleggio video e la pizzeria migliore della città a due passi da casa. Davo tutto per scontato e alla fine la vita “di rione” mi stava un po’ stretta, forse perché detesto che la gente s’impicci dei fatti miei e mi fermi per strada facendomi domande assolutamente private a cui non avevo nessunissima intenzione di rispondere.
Dove abito ora nessuno ti pensa neanche per sbaglio, il che può essere liberatorio, ma una via di mezzo tra queste due realtà rimane auspicabile: non chiedermi di svelarti segreti inconfessabili (che tra l’altro sei un’estranea, scusa tanto!), ma se mi vedi aggrappata ad un ramo sventolata dalla bora magari offrimi un passaggio visto che stai scendendo in centro col SUV.

I bilanci finali si potranno fare soltanto dopo aver vissuto almeno per qualche mese in casa nuova: mi mancherà non vedere il mare e la città dall’alto appena fuori dal cancello, ma apprezzerò sicuramente di essere di nuovo “nella civiltà”.

street_Scene_by_thelumpster
© thelumpster

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Ally Leeliah

Scrivo della mia città, dei libri che leggo, dei film il cui finale mi delude, di blog e videogiochi, di piante e mercatini, del mio parco preferito dove vado a passeggiare e fotografare o schiarirmi le idee, delle mie tribolazioni. Benvenuti!

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