Ogni anno -inevitabilmente- arriva il giorno in cui si devono mettere indietro le lancette dell’orologio e convivere con l’ora solare, nonché con il fatto che alle cinque sembra già notte fonda. Così domenica, per esorcizzare il buio prematuro, sono uscita con la scusa di scattare qualche fotografia notturna alla mia bellissima Trieste.
Sono salita sul colle di San Giusto attraverso la Scalinata dei Giganti e ho fotografato la città dall’alto con tutte le lucine che man mano s’accendevano, la fontana illuminata e qualche scorcio nei dintorni.
Oggi festa, niente lavoro, quindi mi sono dedicata ad inventare una ricetta con quello che offriva la dispensa, mentre nel frattempo messaggiavo col mio amico vegano. Una volta deciso (e comunicato su richiesta) che avrei preparato uno sformato di riso-zucca-patate-peperoni mi è arrivato un sms molto poco subliminale e così è scattato l’invito a pranzo accettato con disinvolto entusiasmo.
Temevo il risultato sarebbe stato sul floscio andante come mi succede spesso, invece stavolta è venuto bello compatto ma soprattutto gustoso, tanto che siamo andati in seconda. Come al solito avrei voluto abbondare col prezzemolo ma entrambi i commensali con cui avrei diviso il pasto mi hanno cortesemente invitato a non eccedere, per cui mi sono limitata ad una quantità per me irrisoria ma politicamente corretta.
Sono foto fantastiche!!
Anche io dovrei andare a fare un po’ a fare la turista nelle mie viuzze, di notte soprattutto, che fascino la città vecchia al buio… penso che coglierò ispirazione da questo post senza tempo per farlo anche io!
Grazie! 🙂
Di notte è tutta un’altra atmosfera, infatti quando sono uscita c’era ancora luce ma ho aspettato apposta che facesse buio per iniziare a fotografare.
Sono curiosa di vedere le tue foto allora, a presto!