C’è della disarmonia, o meglio c’è una guerra stile “Alien vs Predator” proprio nel mio stomachino, per non parlare delle condizioni della mia colonna vertebrale che ormai ha dichiarato forfait.
Stamattina abbiamo inaugurato la fase ufficiale del mastodontico trasloco che proseguirà con altri due giri prima del gran finale, ed ora abbiamo metà salotto occupato da una fila di scatoloni alti quanto il folletto più altri quaranta da riempire a piacere nei prossimi giorni.
Il fine settimana è stato piuttosto solitario a causa di bronchiti e amenità varie che hanno relegato in casa i miei amichetti, per cui il folletto ed io ci siamo ampiamente dedicate alla meravigliosa attività di inscatolamento e disperamento: tra le foto della mia prima comunione ed i ritagli di giornale di quand’ero quattordicenne non so come abbia fatto a sopravvivere conservando intatte le mie capacità raziocinanti. In compenso ho mal di stomaco e nausea in loop.
Tornando indietro di qualche giorno: sempre sperando di non vedermi costretta a pentirmi di quanto sto per scrivere, direi che posso ritenermi fortunata per quanto riguarda l’assegnazione dei nuovi colleghi. Ci stiamo conoscendo meglio via via che i giorni passano e mi trovo bene, specie con Nekodo: se prendo ancora un po’ di confidenza gli propongo di adottarlo come fratello.
Che poi mi dovresti spiegare da dove nascono i soprannomi che dai ai tuoi colleghi.
Eh eh, pandarius, si vede che ti sei distratta! 😀
L’etimologia dei nomignoli per i miei nuovi colleghi è stata ampiamente descritta nel post omonimo. Gli altri nascono per assonanza o invertendo lettere dei loro nomi e cognomi veri, di solito aggiungendo una ipsilon perché mi sta simpatica. 😀 Ad esempio tu potresti diventare Pandy!
Oh si, i nomignoli hanno un favoloso ponderamento dietro..
Comunque chissà che confusione con gli scatoloni! Dai Ally che ce la fai, hai tutta una crew ad aiutarti 😀