2101 barche hanno partecipato alla Barcolana 49: la Barcolana dei record. È stata un’edizione speciale, ad un passo dalle nozze d’oro con Trieste, la città del vento e sempre di più ormai la città della Barcolana.
Domenica c’è stata la regata, seguita dalle rive, dal Carso, dalla Napoleonica, dal Faro della Vittoria, dai terrazzi, dai tetti (nel mio caso) da migliaia di triestini orgogliosi e turisti appassionati di vela che una volta arrivati si innamorano della regata e di Trieste.
Hanno proprio portato fortuna le Frecce Tricolori che pochi giorni prima hanno inaugurato il Villaggio Barcolana con uno show mozzafiato (anche questo seguito dal tetto).

Nei giorni precedenti la gara il tempo ha fatto un po’ le bizze proponendo una sfilza di giornate uggiose ed umidicce che hanno accolto grigiamente le prime imbarcazioni. Le rive sono comunque uno spettacolo, con qualsiasi condizione atmosferica, e non sono mancate passeggiate sul molo Audace e dintorni a curiosare durante l’allestimento dei gazebo e spiare con curiosità le manovre di attracco delle barche.

Non abbiamo bissato il tramonto spettacolare della scorsa edizione, ma è stato comunque piacevole aggirarsi con la macchina fotografica nel clima di pre-festa che contraddistingue questa manifestazione.

Gli eventi che hanno accompagnato la regata sono stati moltissimi quest’anno e tutti interessanti: mostre fotografiche ed interattive in primis, che ho approfittato di visitare in attesa che spuntasse il sole.

Tra quelle che ho preferito, la mostra sul rapporto tra Trieste ed il suo vento per eccellenza, la bora, adibita all’interno dell’imponente palazzo delle Poste: una meraviglia che favorisce il torcicollo nel tentativo di ammirare tanta bellezza.

Altra mostra, altro palazzo storico a due passi dal mare, il Palazzo Gopcevich: un racconto per immagini, rigorosamente in bianco e nero, partendo dal dopo guerra fino ad arrivare a foto scattate l’anno scorso. Emozioni, ricordi, un pizzico di commozione e nostalgia: la mostra sarà visitabile fino al 15 ottobre, andateci se avete l’occasione.

La bora si è fatta un po’ desiderare, ma alla fine è arrivata a spazzare via le nubi ed assicurare un sabato ed una domenica all’insegna del bel tempo, ideale per la regata.

Un’altra novità di questa edizione sono stati i fuochi d’artificio che la mia parte bambina non può far altro che adorare: anche in questo caso me li sono goduti dall’ormai famoso tetto di casa a cui va un doveroso ringraziamento. 😉

È stato un autentico spettacolo ammirare seppur da lontano (sempre dal tetto) 2101 barche gareggiare nel golfo di Trieste: dalle grandi imbarcazioni ai cosiddetti gusci di noce, tutti hanno partecipato rendendo questo evento da guinness dei primati. La Barcolana 49 è stata ufficialmente la regata più affollata del mondo.
I vincitori sono stati gli stessi della scorsa edizione su una barca diversa, Spirit of Portopiccolo, che avevo già immortalato prima della gara, ma qui è in versione vincente e pure al tramonto, che vale di più!

Oggi Trieste torna alla normalità, i gazebo vengono smontati, le barche sono ripartite, le rive si sono svuotate dalle folle di questi ultimi giorni. Il fascino però resta immutato e in quanto triestina mi sento molto fortunata.

Alla prossima Barcolana, la numero 50. Buon vento!