Se son rose… (cinorrodi dal roseto)

Altri post

Ogni stagione ha qualcosa di unico da offrire e certi luoghi riescono a trasmettere emozioni in ogni momento dell’anno. Il roseto del Parco di San Giovanni a Trieste è indubbiamente uno di quei posti.

C’era ancora qualche rosa, anche se la maggior parte stava sfiorendo, ma lo scopo dell’incursione era un’altra e si è rivelata proficua oltre ogni aspettativa.
Galeotto fu il folletto, abilissimo a contagiarmi con la sua innata e mai sopita passione per le rose, quando mi ha lasciato casualmente aperta la pagina di una rivista di giardinaggio con in bella vista un articolo in cui si spiegava molto dettagliatamente la tecnica di seminazione delle rose tramite cinorrodi. Mentre leggevo ed imparavo che le palline che io chiamavo bacche hanno invece questo nome un po’ meno simpatico, ho avuto l’illuminazione: e se andassimo a recuperare qualche bacca -ehm- qualche cinorrodo su al roseto, potremmo riprodurre anche noi quelle rose stupende e creare un piccolo angolo di paradiso sul terrazzo? Risposta entusiastica, quindi si va.

Una volta raggiunta la meta è bastato un istante per rendersi conto che il roseto era praticamente cosparso di cinorrodi a perdita d’occhio, e tenuti in gran considerazione gli avvertimenti dell’autore dell’articolo sulle basse probabilità che i semi poi generino una piantina, non abbiamo lesinato, raccogliendone credo un’ottantina o giù di lì.

Trieste: Parco di San Giovanni a dicembre © leeliah99.altervista.org

Trieste: Parco di San Giovanni a dicembre © leeliah99.altervista.org

Trieste: Parco di San Giovanni a dicembre © leeliah99.altervista.org

Trieste: Parco di San Giovanni a dicembre © leeliah99.altervista.org

Trieste: Parco di San Giovanni a dicembre © leeliah99.altervista.org

Con il nostro lauto bottino ora ci attende il meticoloso lavoro di estrazione dei semini, a cui segue la vernalizzazione: ci sarebbero varie teorie trovate su diversi forum di siti di giardinaggio, ma pare che i semini -avvolti in un panno mantenuto umido all’interno del frigorifero e tirati fuori per piantarli quando non c’è più il rischio di gelate- capiscano con maggior probabilità di successo che è giunto il loro momento, e si diano da fare.
Un altro metodo prevede di posizionare tutti i semini raccolti in un bicchiere riempito a metà d’acqua e di selezionare solo quelli che vanno a fondo, scartando tutti gli altri che rimangono a galla.
Mi sembra di aver notato, tra quelli raccolti, che i cinorrodi più ricchi di semi siano quelli arancioni o rossi, dalla forma leggermente oblunga. In alcuni casi i semi sono già quasi fuorisciti e si notano senza difficoltà.

Io sono la figura più lontana da un’esperta che si possa immaginare, ma confido nelle doti naturali nonché nel pollice verde del folletto.
Secondo me qualcosa vien fuori, dopotutto se son rose… .

Trieste: Parco di San Giovanni a dicembre © leeliah99.altervista.org Trieste: Parco di San Giovanni a dicembre © leeliah99.altervista.org Trieste: Parco di San Giovanni a dicembre © leeliah99.altervista.org Trieste: Parco di San Giovanni a dicembre © leeliah99.altervista.org Trieste: Parco di San Giovanni a dicembre © leeliah99.altervista.org

Trieste: Parco di San Giovanni a dicembre © leeliah99.altervista.org

9 commenti

  1. Questa non la sapevo. Mi piace leggere il tuo blog perché sottolinei cose che altrimenti non noterei. Guarderò i cespugli di rose sfioriti con occhi diversi grazie a te. 😉

  2. Illuminante! 🙂
    Dopo la scoperta della vera natura delle “bacche”, tenterò anche io l’esperimento!
    Ho notato qualche cinorrodo nel giardino di nonna! 😉

    Tienici aggiornati!

    Ps: belle foto autunnali 🙂
    Il tuo giardino segreto regala sempre splendidi scorci!

    • Posterò i “lavori in corso”, sperando comprendano prima o poi la foto di qualche bocciolo neonato.
      Il giardino della nonna sento che può regalare grandi soddisfazioni!

  3. Ciao Ally, stavo facendo un mezzo pensierino di visitare Trieste un giorno post-natalizio e prima di iniziare a scandagliare il web e le guide per “dove andare/cosa vedere/cosa mangiare” ho pensato di attingere a qualche tuo consiglio, se avrai voglia di indicarmi tipo il “bar che fa la migliore cioccolata calda” cose di questo tipo che solo i locali conoscono 😉 Potrei fermarmi solo una giornata o pernottare, non si sa mai, per ora è giusto un pensiero svolazzante. Se vorrai lasciarmi qualche suggerimento sentiti pure libera di scrivermi una mail o su twitter 🙂
    Ciao!

    • Sono già un “capannone” di idee, Julia. 😀 Se hai richieste specifiche (oltre alla cioccolata calda!) anticipamele pure, sennò ti scrivo io appena riesco.

Cosa ne pensi? Lascia il tuo commento (mi spiace per il fastidio del reCAPTCHA, ma non si può togliere).

Scrivi il tuo commento qui
Scrivi il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.


Ally Leeliah

Scrivo della mia città, dei libri che leggo, dei film il cui finale mi delude, di blog e videogiochi, di piante e mercatini, del mio parco preferito dove vado a passeggiare e fotografare o schiarirmi le idee, delle mie tribolazioni. Benvenuti!

SEGUI IL BLOG

194Mi piaceMi piace
188FollowerSegui
3,412IscrittiIscriviti

Post simili

Potrebbero interessarti
altre storie da leggere

Dallo Strand a Santa Monica

Anni fa avevo scritto del mio virtuale bighellonare tra la costa californiana e la capitale del Regno Unito. Oggi -grazie a Bing e Google-...

Julie&Julia

Sono andata al cinema sabato scorso con Fay con l'idea di vedere una cosetta che non occupasse troppo la mente e ci distraesse entrambe...

Il primo A-more non si scorda mai

Magari è perché da bambini si è più facilmente impressionabili, magari è perché le sensazioni legate a particolari ricordi restano più impresse, o magari...

Battaglie vinte, salti nel passato, occhiate al futuro

Influenzetta: evitata (a forza di aspirina, propoli e robine omeopatiche). Raffreddore: con strascico. Mal di gola: in partenza. ... Tutto sommato non male. Ieri mattina...

Vuoi leggere altri post?
clicca qui per andare all'archivio