Non uno, non due, ma tre stressantissimi e impegnativissimi giri “casa vecchia-casa nuova” in compagnia di babbo e supporto morale col polso fasciato: ecco come ho trascorso il pomeriggio di domenica, sostenendo una conversazione alquanto languente, architettando nuovi possibili tragitti o fantasiose scorciatoie e trasportando scatolame e mini-mobiletti. Non so esprimere a parole il grado di divertimento raggiunto!

Per fortuna che lunedì è il mio giorno libero e per la seconda volta consecutiva sono dovuta andare a lavorare lo stesso, spostando impegni già presi tipo una capatina a casa di Cippy che cerchiamo di programmare all’incirca da due anni. Almeno è stato un turno gioioso, con Zeby che ha rovesciato un intero bicchiere di Chinotto sul bancone e per terra, mancando di un millimetro la camicia di Nekodo, nonché il suo zainetto in un secondo tentativo di rovesciamento. Ci siamo tenuti questa gaudente pozza scura e appiccicosa per un po’, saltellando leggiadramente per non camminarci sopra, in attesa di una comprensiva signora delle pulizie che ha passato il mocio, creando un simpatico laghetto artificiale su cui Nekodo ha ben pensato di passeggiare, creando chilometri di improntine nere ed appiccicaticce che la sottoscritta ha prontamente immortalato col cellulare, prima di passargli lo Scottex ridendo come una bimba al luna-park invece di dare una mano.

Mentre accadeva tutto ciò il folletto scopriva con ribrezzo di non aver noleggiato un furgoncino di dimensioni “carine”, bensì un camion vero e proprio stile A-Team, solo bianco. E così ho avuto un passaggio fino a casa… e poi oltre perché di parcheggiare quel castrone non c’era speranza, e quindi via, fino a mete ignote, guidati dal rassicurante fascio di luce del faro che squarciava l’oscurità della notte che incombeva.

Arrivata a casa ho mangiato per la prima volta e senza provare disgusto il risotto coi carciofi, facendo pure il bis, forse anche merito del fatto che i carciofini erano preparati dalla mamma del mio amichetto: quant’è vero che non ci sono certezze nella vita, ah, mai avrei scommesso di cambiar idea al riguardo!

Oggi sono in turno con Dyz e fino a poco fa facevamo salottino assieme a Nekodo discorrendo di cinema e quant’altro. Il bottiglione di Chinotto per il momento resiste in posizione verticale: secondo me ce la fa ad arrivare a domani.