Primavera vien… col gelicidio

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Perché essere banali e scontati quando si può sorprendere? Così ecco che Trieste, pochi giorni dopo il solstizio di primavera, ha stupito i suoi abitanti con un fenomeno che non si verificava da circa un quarto di secolo: il gelicidio. Per la spiegazione scientifica del fenomeno vi rimando a Wikipedia, io preferisco raccontare spaccati di vita vissuta.

Tutto è iniziato domenica, quando io ed il mio amico Nikon-dotato avevamo in programma di bighellonare spensierati tra piante e piantine di Viale in Fiore, e ci siamo trovati costretti nostro malgrado a desistere dato il buongiorno a base di bora a più di 100km/h e diluvio misto a grandine. Bene bene, giornata frizzantina!

Lunedì il panorama che mi accoglie dalla finestra è a dir poco surreale: il bosco sembra uscito da una favola, il ghiaccio ha coperto ogni ramo ed il paesaggio è davvero fiabesco, se non fosse per le strade diventate lastroni pericolosissimi impossibili da superare senza rischiare scivoloni degni delle comiche più bieche.
Non pago di tutto ciò, il destino beffardo mi propone un’ulteriore sfida sottoforma di telefonata dal boss che mi chiede cortesemente di affrettarmi sul lavoro per sopperire alla mancanza della collega bloccata a causa del maltempo. Oibò, e perché io? Mica volo!
Comunque l’eroina che è in me se ne infischia ed esce incappucciata alla Batman in piena sindrome da io vi salverò. Sì, infatti neanche uscita dal portone che inizia una prova di abilità mica da ridere per restare in equilibrio e non rovinare al suolo tipo bacolo.
Evinto che i mezzi pubblici giacevano immobili impossibilitati nel percorso, l’unica soluzione agibile era quella meno desiderata: un fantozziano taxi.

Arrivo a destinazione frastornata dai racconti del loquacissimo tassista, appena in tempo per ricevere un’ancora più apprezzata telefonata dal suddetto boss, lieto di informarmi che le alte sfere hanno deciso di chiudere le sedi visto l’aggravarsi delle condizioni meteo. Ma che gioia! E io come torno a casa? E soprattutto, che ci sono venuta a fare qua? Ma in primis: chi mi rimborsa i soldi del taxi???
Resto mogia mogia nella mia postazione assieme agli altri colleghi a commentare e a sfogarci a vicenda, per poi dopo solo un’ora ricevere la comunicazione ufficiale: andate a casa.
Nel frattempo la bora è addirittura aumentata, è iniziata una tormenta mix di pioggia/ghiaccio/neve e casa non è mai sembrata così irraggiungibile. Mi rassegno: altro giro, altro taxi. Evvai.
Procediamo a passo d’uomo per le strade imbiancate e semi-deserte, col tassista terrorizzato che continua a ripetere (non so se a me o a se stesso) si scivola, si scivola. Eh, lo so bello mio, sul ghiaccio capita.
Miracolosamente riusciamo a raggiungere il mio quartiere e all’improvviso… ecco, al di là di una distesa di ghiaccio grande quanto un campo da calcio, il portone di casa. Scendo tenendomi alla macchina, faccio un passo e mi aggrappo al palo che delimita la proprietà privata e con una mossa degna di un’acrobata bulgara oltrepasso la catena, sguiscio tra le auto parcheggiate e con uno sprint finale a mo’ di anguilla mi lancio verso l’ingresso. Salva, alleggerita di ben 25 euro (aneddoto che ormai tutti conoscono, anche persone che mi sono estranee a quanto pare) ma salva!

Gelicidio a Trieste
meteoweb.eu

Per farsi perdonare, il giorno dopo il destino mi ha regalato una giornata ricca di complimenti sentiti e sinceri, di tanti sorrisi, di un abbraccio spontaneo ed inaspettato, di chiacchiere, scherzi e racconti d’infanzia (io ed il nuovo collega libanese scriveremo un libro sui suoi ricordi, tra carretti che vendono pulcini, cammelli posteggiati accanto alle macellerie, ghiri che si nascondono burloni sotto il letto nonché il vero sapore dei datteri).

Io intanto trinco tisana alla cicoria, liquirizia e finocchio come se non ci fosse un domani.

9 commenti

  1. Ahahaha che belle storie ci racconti 😀
    Giornate tipo questa, per le quali ti incazzeresti pure, ma poi però il giorno dopo è così sereno e pacifico che smetti di aver voglia di essere arrabbiata capitano spesso…
    Pure a me!
    Magari inizio pure un post incazzutissimo e non faccio in tempo a finirlo, lo lascio in bozze e il giorno dopo stesso, quando riprendo in mano il pc, ho fatto in tempo a vedere tutto stravolgersi sotto i miei occhi: tutto perfetto, un gran culo, scoperte e incontri interessanti!
    Misteri della vita 😀
    Ed è sempre un piacere…
    A volte, le giornate no sono così piacevole a pensare che il giorno dopo potrebbe succedere qualcosa di bello e interessante!

    • Ne ho un paio di post così anch’io tra le bozze, poi in realtà lascio che “maturino” e vedo se ha ancora senso partorirli o meno. Ogni tanto lo sfogo ci sta tutto, ma è più divertente e salutare trovare il lato ironico nelle piccole sfighe quotidiane, no?

  2. A me il Gelicidio ha portato in dote una bella raffreddatura: tutta colpa delle pensiline delle fermate degli autobus che non ti riparano per niente! ad aspettar invano un bus, che dopo 20 minuti finalmente arriva. Almeno son riuscita a tornare a casa con quello, non come tre anni fa che mi son fatta tutta la strada a piedi (mi ci sono volute 2ore abbondanti) con la bufera di neve e con la Bora che soffiava 200 km all’ora…

    • Spero che il raffreddore non ti boicotti questi giorni di festa, così puoi dedicarti a sfornare altri biscottini (messaggio per niente subliminale, ah ah!).

  3. Ieri una persona mi ha fatto *molto* riflettere, dicendomi candidamente: “le aspettative ci ammazzano”.
    Già. Molto meglio godersi il freddo, il caldo, i ritardi e gli imprevisti… anche se non corrispondono alla nostra idea di “giornata tipo”, così possiamo vivere una vita meno noiosa e leggere molti blog simpatici!! : ))

    • Ben approdata su questi lidi. 🙂
      Al di là della crudezza dell’affermazione, direi che concordo in pieno. Se penso a quante energie spreco continuamente ad immaginare come sarà questa o quell’altra esperienza invece di lasciare che accada e viverla!
      La simpatia è di famiglia, gne gne!!! 😛

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Ally Leeliah

Scrivo della mia città, dei libri che leggo, dei film il cui finale mi delude, di blog e videogiochi, di piante e mercatini, del mio parco preferito dove vado a passeggiare e fotografare o schiarirmi le idee, delle mie tribolazioni. Benvenuti!

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