My name is Potato (Twist&Shout)

Altri post

È un po’ crudele mettersi a fare il tour delle webcam di Londra ogni giorno, perché pur essendo un modo per sentire comunque un contatto, inevitabilmente si finisce per percepire in maniera ancora più dolorosa la morsa al cuore per la nostalgia. Persevero ugualmente però, nonostante tutto.

Sono rimasta a casa dal lavoro 2 giorni questa settimana a causa di un non ben identificato “qualcosa” che mi ha provocato una folgorante nausea subito dopo mangiato mercoledì, mentre mi dirigevo verso la biblioteca dei miei incubi per l’ennesima sostituzione. Sono scesa alla fermata della stazione perché avevo capito che non sarei mai arrivata fin lì, ho cercato disperata i bagni nella speranza che “estrapolando” il pranzo dal mio stomaco avrei risolto il problema, ma i lavori in corso si sono inglobati la toilette, e io mi sono ritrovata schiantata su uno scalino come una drogata mentre mi si offuscava la vista (ben consapevole che una Fiesta non avrebbe giovato alla situazione, anzi!). Facendomi coraggio ho striscicato fino alla fermata dei taxi e mi sono fatta portare fin davanti al portone di casa, con un tassista gentilissimo che se avesse potuto mi avrebbe portato anche su per le scale.

Dopo aver abbracciato a lungo la tazza del water e aver dedotto dopo un po’ che nulla sarebbe fuoriuscito nonostante l’apparenza, me la sono vista con la mia responsabile (sensibilità data per dispersa) e poi con il vice-capo della biblioteca dove mi aspettavano (competenza della suddetta responsabile = dispersa, tanto quanto la sensibilità).
Proseguimento del pomeriggio e della serata sul divano a bivaccare in compagnia di un simpatico secchio di plastica, per ogni evenienza.Visto che comunque le mirabolanti avventure necessarie per procurarsi tutte le scartoffine per la malattia bisognava godersele in ogni caso anche per un giorno solo, ne ho approfittato per rimanermene a casa pure giovedì e stare un po’ tranquilla, a bermi tazzone di the Lemon Twist e a cibarmi esclusivamente di crackers secchi, biscotti secchi, pane secco, minestra secca… tutto secco. Per fortuna in serata è arrivato un po’ di confortin extra (quello del folletto non è mai mancato!) nella veste del mio amichetto che dopo essersi divorato un paninazzo traboccante di seitan con la senape si è raggomitolato nonché addormentato a mo’ di fagotto sul divano, scusandosi poi per la poca loquacità. Ma io apprezzo lo sforzo di essere venuto a trovarmi nonostante la stanchezza.
Venerdì non è che avessi questa gran rosa di scelte: la mia responsabile era più preoccupata di non finire “col botto” (espressione sua, è in partenza e ci lascia… piangiamo?) piuttosto che delle mie condizioni di salute, e tanto anche volendo non c’era nessun sostituto disponibile (non mi dire!), per cui sono andata in biblio lo stesso, anche se per la prima mezz’ora non ho fatto altro che occupare la sedia, fingere di non preferire il letto alla postazione di lavoro e tenermi la manina sulla pancia nel tentativo di placare le ire funeste dei piccoli troll che mi disboscavano le viscere.

Oggi finalmente siamo riuscite a vederci io e Wippy e abbiamo fatto una serie di cose utilissime: ci siamo trovate con Zeby per darle il suo regalo di compleanno (un librone di ricette pesantissimo, infatti l’abbiamo già informata che a Natale le faremo dono di un pratico leggìo con rotelle), abbiamo installato la webcam di Wippy così potremo vederci via messenger, le ho comprato le cuffiette col microfono per poterci pure parlare senza spendere stipendi in bollette telefoniche, si è presa in prestito il libro da cui proviene la ricetta delle crocchette di miglio di sabato scorso… e domani ci rivediamo per -forse- andare al cinema.   Adesso c’ho fame e vado a cibarmi: ho una polpetta di verdure e una patatina a forma di faccina sorridente avanzate da pranzo che mi aspettano come antipasto, poi cous-cous.

5 commenti

Cosa ne pensi? Lascia il tuo commento (mi spiace per il fastidio del reCAPTCHA, ma non si può togliere).

Scrivi il tuo commento qui
Scrivi il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Post precedente:
Post successivo:

Ally Leeliah

Scrivo della mia città, dei libri che leggo, dei film il cui finale mi delude, di blog e videogiochi, di piante e mercatini, del mio parco preferito dove vado a passeggiare e fotografare o schiarirmi le idee, delle mie tribolazioni. Benvenuti!

SEGUI IL BLOG

194Mi piaceMi piace
188FollowerSegui
3,412IscrittiIscriviti

Post simili

Potrebbero interessarti
altre storie da leggere

Save the last Wippy

Ossignnur! Quant'è impegnata la mia testolina tra vicende sentimentali altrui, gossip involontari, problemi tecnici barra logistici con stampe di volantini volanti e stampanti multifunzione...

Primi passi (2° edizione)

Nessuno di noi ricorda l'emozione dei primi passi, quando finalmente si smette di gattonare e si conquista la posizione eretta, camminando un po' a...

Conta nuvole dispari

Più o meno a quest'ora sabato scorso venivo dimessa con riluttanza dal pronto soccorso dove l'ambulanza mi aveva portato circa cinque ore prima. Motivo? Ognuno...

Vuoi leggere altri post?
clicca qui per andare all'archivio