Eri iniziato col botto, caro 2016, stupendomi con quella speravo fosse la prima di almeno una piccola serie di nevicate. Invece è stata l’unica. A seguito della mia pia illusione sono arrivati momenti d’introspezione passati tra ricordi, passeggiate solitarie e sogni malinconici.
Mi hai regalato piccole grandi rivincite e nuove conquiste, strambe influenze e camminate panoramiche.
Hai fatto arrivare la primavera un po’ troppo presto, ma ti sei fatto subito perdonare con i mercatini floreali e delle giornate ideali per i miei esperimenti sul terrazzo.
Neanche quest’anno mi hai risparmiato l’allergia stagionale, ma è durata meno del solito, quindi va bene così, anche perché con l’arrivo di Horti Tergestini ti sei proprio superato.
Sei stato l’anno in cui ho trovato la mia macchinina fotografica ideale, l’anno di incontri con persone che mi son sembrate appartenere ad un altro mondo, di letture illuminanti, di nuove prese di consapevolezza, del ritorno al lavoro dopo mesi di aspettativa, del periodo più lungo in cui mi sono sentita meglio rispetto ai tuoi predecessori, di pernacchie rifilate alla solita estate eccessivamente afosa in cui sono riuscita comunque a concedermi gite ed esplorazioni.
Non dimenticherò i tramonti spettacolari che hai elargito generosamente e che hanno compensato un autunno un po’ più fiacchetto rispetto alla concorrenza.
Andava tutto discretamente, caro il mio 2016, finché non c’è stato lo scivolone. Nonostante i suggestivi mercatini natalizi e l’atmosfera di festa in Piazza Unità d’Italia, il finale lo devo ancora digerire.
Mi metterò d’impegno, te l’assicuro, affinché il tuo successore si riveli alleato e generoso quanto te.
Tu, se lo senti quando vi passate le consegne, mettici una buona parola, dai.
Per quanto riguarda il blog: com’è andata nel 2016?
Abbiamo superato le 9.000 visite con lettori provenienti come sempre soprattutto dall’Italia. Il post più letto in assoluto è stato ancora Come scegliere tra wordpress.com e altervista.org. Ho notato un notevole incremento nelle condivisioni sui social network, primo tra tutti Facebook (curioso come dato visto che è quello che non uso) seguito da Twitter.
Di ricerche buffe o curiose ce ne sono state meno rispetto agli anni scorsi, le migliori e più ricorrenti sono state queste:
- viale dei ciliegi numero 17
- mille nuove avventure
- autunno stagione preferita
- anno 1404 mendicanti
- il tempo è un albero
- a volte avere pace e meglio che avere ragione
- cinorrodi delle rose
- prendi congedo dal nano legolas
- il folletto e il roseto
- mortino impaurito
- racconta se avresti un amico coniglio
- downton abbey antesignano
- compagnia di giardinaggio quando concimare le ortensie
- primi piani di rose
- lemure cucciolo occhioni
- sei qualcosa senza la quale non sarei
- meglio ironizzare che avere ragione
- artigianato lituano
- io sui tacchi non so stare
- paraculi con sorrisi di circostanza
Se il 2015 è stato l’anno della gratitudine e il 2016 l’anno dei passetti in avanti, un augurio per il 2017 non può che essere di riuscire ad affrontare le nostre personali e conosciute paure e trovare la forza, nonché i giusti alleati, per superarle.
Che sia un Buon Anno, in tutti i sensi, per noi individualmente affinché possiamo, migliorando noi stessi, far del bene ad un livello più alto e grande.
Sempre un piacere leggere e scoprire meravigliose blogger della mia città!
Ciao e benvenuta, concittadina. 🙂 Grazie della visita!
Ti prego, mi han fatta schiattare le voci di ricerca!!! È stato un anno piacevola da leggere attraverso i tuoi occhi.. continua così, nonostante lo scivolone mi sembra tu te la sia cavata alla grande! Un forte abbraccio e speriamo nevichiiiiiiii ❄️
Mi ci diverto parecchio anch’io a leggere cosa cerca la gente che poi finisce nel blog. Sono contenta che quest’anno di racconti sia stato una piacevole lettura!
Magari nevicasse: l’anno scorso non faceva abbastanza freddo, ora dicono che è troppo! 😒