Quanto sentiranno la mia mancanza i gioviali conducenti dell’autobo che mi ha condotto per questi ultimi anni nell’isolata e remota via dove abito? E a me quanto mancheranno questi omini disponibili e soprattutto boni, ehm… volevo dire bUoni che addirittura si offrono di darmi passaggi in luoghi non contemplati dalle fermate previste? Del tipo: salve, ma questo va giù in centro? Veramente sto andando su a Parapisola… ma se vuoi ti dò uno strappo. No, beh, è tutto dall’altra parte. Ma dai, salta su che almeno ti porto all’incrocio dove passano gli altri autobus che puoi prendere. – Ok, grazie.
Che poi tutta ‘sta premura ti fa pure venire i dubbi: ma sei proprio “gentile gentile” di tuo, perché magari ti ricordo tua figlia e siccome è tardi ed è buio ti disturba l’idea di lasciarmi appiedata in mezzo al nulla o mi devo preoccupare?
No, perché ieri la normalissima signora chiaramente non ipovedente alla cassa del cinema (*) ha insistito a farmi il biglietto ridotto perché “hai meno di 18 anni, no?” No, però ho il mio bravo libretto universitario da esibire per cui il biglietto intero non te lo pagavo in ogni caso. 😀 Non che mi dispiaccia dimostrare all’incirca l’età che effettivamente mi sento, ma boh… .
Tornando agli autobi rimpiangerò un pochino persino la vocetta automatica della guida luminosa che annuncia la fermata successiva come si annuncerebbe una gran bella notizia: il bello è che la via che mi porta in mezzo al bosco è parecchio lunga (e aggiungerei pure irta di pericoli, tipo la selva oscura di Dante per intenderci) e quindi il tragitto è più o meno così: Prossima Fermata Via Pirilla… Prossima Fermata Via Pirilla… Prossima Fermata Via Pirilla… Prossima Fermata Via Pirilla… Prossima Fermata Via Pirilla… aiò, abbiamo capito!!! E la prossima fermata? Fammi indovinare: via Pirilla? No, via Tourtel, fregata! Ah, ma tanto io volevo scendere in via Heineken per cui non se ne fa niente.
In realtà non esistono strade dedicate alle marche di birra (almeno non a Trieste), però a volte la vocina diventa meno incisiva e sembra che dica le castronerie più fantasiose. Prossima fermata: Conflitto Di Sauron. Eeehhh??? Ma siamo finiti nella Terra di Mezzo? Figata, però proprio a Mordor no, dai… facciamo una capatina a Hobbiton piuttosto.
Cambiare casa comunque mi serve ad imparare un po’ di toponomastica, che son sempre stata scarsa, e in più ho scovato un bellizzimo servizio online che permette di camminare virtualmente come se si fosse per strada, basta posizionare il simpatico omino verde e poi darci di freccette a destra e sinistra, tipo videogame insomma. Neanche a dirlo la via dove abito attualmente non è minimamente contemplata, ma io so che c’è… un puntino sperduto in mezzo agli alberi, popolato da cinghiali, cerbiatti, scoiattoli e uccellini ma purtroppo soprattutto da mostruose creature insettose.
(*) Ho visto “New Moon”: nonostante le aspettative, l’età media era intorno ai trenta (noi abbassavamo solo in apparenza) ma questo fatto non ha impedito alle “signore” di emettere un tremolante sospiro ammirato e bramoso quando il tipo/licantropo si sfila la maglietta… vabbè. Bella la Toscana è il mio commento! ^_^
Riporto sotto la scena che mi ha portato a voler vedere questo film (rivelatasi a parer mio anche una delle poche realmente meritevoli, spero nessuno me ne voglia per questo): gente che si trasforma in animali nobili, tipo lupo o falco (“Lady Hawke” regna sovrano da quando ero piccina picciò)… che meraviglia!
abiti in via pirilla dunque 😉
per quanto rigaurda il film, io l’ho visto ma non mi è piaciuto, molto meglio il libro, vediamo come faranno eclipse, il prossimo
ciao
Esatto, proprio in via Pirilla, undicesimo albero a sinistra. ^_^
Non ho letto nessuno dei libri della trilogia, non ho ancora capito se merita.