Cuoricino nell’insalata

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Esperimenti culinari, passeggiate in luoghi inesplorati, serate divano&film, incontri ormai di tradizione al supermercato, giochini on-line, cene sociali, sirene di navi come sveglia, iscrizioni all’Università, programmazioni radiofoniche prevedibili, coccole non-stop… questo è come ho trascorso le giornate da mercoledì a oggi. Viene da sé che non ho nulla di cui lamentarmi!

Ho scoperto quanto sia buono il risotto ai cetrioli, quanto siano inquietantemente affascinanti i dintorni della collina che si vede da casa mia, quanto un film possa influenzarmi senza che neanche me ne renda conto, quanto mi sembra strano che non lavorerò più con Zeby al mio fianco, quanto il mio moroso abbia la mano “da joystick”, quanto sia difficile partecipare ad una conversazione tra persone che si conoscono da anni e parlano di cose che sanno più o meno solo loro, quanto possa essere efficace una sveglia scelta con cura, quanto l’Università della mia città sia un macello ma offra una gran bella vista, quanto sia ripetitiva la programmazione in una radio che ha scelto come nome quello di un cantante, quanto sia bello farsi coccolare *sempre*!

Mentre in quel di Trieste accadeva tutto ciò, il folletto faceva scorte di cantuccini e pane toscano nei dintorni di Pisa, ammucchiandone quantità inimmaginabili da ogni supermarket che trovava sulla sua strada.
Risultato: oggi per pranzo abbiamo mangiato pasta con il pane, che in questa casa non è una scena che capiti di vedere spesso!
Se qualcuno è interessato ne vendiamo un po’ sottobanco a modici prezzi, basta avere la parola d’ordine… come qual è… un po’ d’inventiva, su!

Scenetta tristemente comica di oggi: tornando dalla stazione mi fermo al distributore del videonoleggio per evitarmi una serata noiosa (notoriamente la programmazione televisiva domenicale pullula di programmi interessantissimi!), inserisco la magica tessera appena abilitata, mi auto-propino la bellezza di 755 schermate *senza* anti-riflesso zeppe di titoli di film, stabilisco dei precisi criteri di scelta, analizzo scrupolosamente le varie possibilità e infine confermo… e la macchinetta OSA chiedermi un codice cliente che *ops* non mi è stato dato! Mapecché???!!!
Morale della storiella: domani mi tocca andare al negozio a chiedere lumi, sgrunt! E stasera niente filmonzo in lingua originale con sottotitoli, ri-sgrunt!

L’altro giorno un film sono riuscita a noleggiarlo comunque, ma la visione è stata rigorosamente in italiano, su gentile richiesta del mio moroso che aveva espresso l’intenzione di capirci qualcosa, così, per sport. Il film in questione era Eternal Sunshine Of The Spotless Mind, orrendamente rinominato Se Mi Lasci Ti Cancello, che a mio parere equivarrebbe più o meno ad un Se Ti Intitoli Così Non Ti Noleggio, ma pazienza, per stavolta passi.
Ammetto che la ragione principale a base della mia scelta non era l’originalità della trama, le recensioni entusiastiche o la buona fama del regista, bensì -molto più volgarmente- la presenza di Elijah Wood, che per quanto mi riguarda non si butta mai via, tranne in casi veramente estremi tipo Sin City, ma non approfondiamo. C’è da dire che il film merita di essere visto, sia per i motivi sensati di cui sopra, sia per il cast (oltre al sig. Wood che non regala una delle sue prestazioni migliori, ad essere sincera) ben assortito: Jim Carrey non mi è mai piaciuto troppo, ma per essere bravo è bravo, e sempre estremamente credibile, e Kate Winslet riempie lo schermo, non so se più per il colore delle tinte per capelli o per quell’altra cosa che in gergo tecnico chiamano “presenza scenica”.
Effetti collaterali: si rischia di andare a letto, spegnere la luce e ritrovarsi con una sensazione sgradevole che sfocia nel timore di sentir svanire all’improvviso il proprio ragazzo dalle braccia… ma probabilmente non succede a nessuno tranne alla furbona che scrive in questo blog, per cui niente paura, andate pure a noleggiarlo, ma ricordatevi di chiedere se c’è un codice da digitare prima, che non si può mai sapere, coi tempi che corrono!

Ah sì, nel caso in cui il titolo del post risultasse un filino criptico nella foto qui sotto viene svelato l’arcano.

Cuoricino nell'insalata © leeliah99.altervista.org
Cuoricino nell’insalata

7 commenti

  1. Ciao Ally, grazie per il passaggio e le belle parole.
    Voglio tornare presto a Trieste, mi chiama, la sento.
    A presto rileggerti, bello il tuo blog.
    Un abbraccio e un po’ di invidia per il posto in cui vivi.

    • Verrò anch’io a curiosare di nuovo nel tuo blog 🙂 e ti auguro di tornare presto nella città che tanto ami… nel frattempo te la tengo d’occhio io, va bene? 😛 A presto!

    • Davvero ti è familiare? Mi domando come mai! 😉 In effetti salta all’occhio la mancanza del pane toscano… ma fortunatamente c’è chi ne ha recentemente fatto una cospicua scorta, su gentile richiesta, s’intende! 😀

  2. solo un saluto ad una triestina, da un’altra triestina che vive a monza. ho trovato il tuo commento sul blog di un’altra ragazza.. che emozione quando hai descritto l’arrivo a Trieste.. ^^
    a presto, passerò a trovarti ancora.

    • Un saluto da un’altra triestina fa sempre piacere! Adesso vengo a trovarti nel tuo blog, tu torna quando vuoi qui, sei la benvenuta!

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Ally Leeliah

Scrivo della mia città, dei libri che leggo, dei film il cui finale mi delude, di blog e videogiochi, di piante e mercatini, del mio parco preferito dove vado a passeggiare e fotografare o schiarirmi le idee, delle mie tribolazioni. Benvenuti!

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