Cinica di giorno, sentimentale di sera

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L’estate è un periodo di riflessione per me, e non solo per il più tempo a disposizione che mi ritrovo a causa degli orari lavorativi ridotti. Dovrebbe essere il periodo dell’anno in cui ci si ricarica di energia positiva e si scarica quella negativa: c’è il sole, il caldo, la luce fino a tardi… .
Ho dovuto dire addio alla mia piantina che ha fatto giusto in tempo a regalarmi 23 perfetti pomodorini prima di cedere, e ho dovuto anche salutare la persona che mi ha regalato la gru giapponese della pace anche se non sento di averla ancora ringraziata abbastanza per avermi ridato fiducia nel genere umano e nella possibilità di arrivare a conoscere l’essenza di qualcuno una volta superati gli stupidi paletti eretti da pregiudizi e diffidenza.
Ho ripreso con nuovo entusiasmo non solo a leggere libri in Inglese come già stavo facendo, ma a studiare il famigerato e mai abbastanza osannato British Accent che mi ha sempre fatto perdere la testa (e non solo perché lo trovo a tratti incomprensibile quanto l’Hindi): a proposito, se avete film o serie tv -rigorosamente inglesi- da consigliarmi, non esitate!
Intanto ho scoperto l’esistenza della recente serie della BBC su Sherlock Holmes e più che seguirla adorandola l’ho “assorbita” senza riserve: sapendo quanto sono esigente, ne deducete quanto possa essere a livelli altissimi, e quindi vi consiglio appassionatamente di guardarvi intanto la prima serie.

Venerdì ho avuto l’ennesima riconferma (essendo una tosta mica mi convinco alla prima, mi serve la reiterazione) che posso avere potere decisionale sul mio umore: trovo la leva giusta e come con i cambi dei treni attuo le opportune deviazioni. Divertente, ma soprattutto fruttuoso, per me e per chi trascorre il pomeriggio in mia compagnia col sorriso a cazzeggiare invece che col broncio a rimuginare.

Sabato è stata una giornata che rimarrà storica per due motivi: mi sono svegliata con un pensiero fisso attorno al quale ho costruito interi film mentali lunghi come kolossal e la fastidiosa sensazione che nella realtà non sarebbe andata come in nessuna delle possibili proiezioni. Invece anche in quest’occasione mi sono stupita: mi sono immaginata mentre prendevo il meritato posto sulla seggiola del regista e ho diretto gli eventi a mio favore in maniera del tutto cristallina, senza manipolazioni di sorta o sotterfugi di qualsivoglia natura. Così volevo andasse, così mi sono adoperata affinché avvenisse. Mi ha fatto molto piacere, soprattutto perché ho riabbracciato una persona che non vedevo da anni e che mi mancava: non sono tutti caproni in famiglia, peccato solo che i migliori decidono di espatriare a migliaia di chilometri di distanza!

Secondo motivo per cui sabato è stato importante: la sera mi stavo un po’ tormentando perché una persona mi aveva fatto promettere che le avrei mandato un sms con una risposta al domandone del secolo, solo che la mia mente esitava (ma dai?) e avevo il BlackBerry in mano da talmente tanto tempo che mi stavano venendo i crampi alla mano. Siccome -come ho detto- era sera, mi trovavo nella fase sentimentale e quindi non ho potuto esimermi dal pensare “se solo succedesse qualcosa di esterno, qualsiasi cosa che mi faccia capire se devo digitare un sì od un no, un segno”. Devo averlo chiesto proprio nel modo giusto, o si vede che in quel momento c’era buona ricezione (ehm), fatto sta che dopo due, dicansi DUE anni che abito in quella casa ho scoperto che il tetto di fronte limita la visuale sul mare ma non la ostruisce del tutto: c’è una fettina di azzurro lì in fondo, sotto la linea dell’orizzonte, ma quel blu non è cielo, è il MIO MARE! Mi sono precipitata col binocolo sul lastrico e -stando attenta a non sfracellarmi di nuovo– mi sono arrampicata sulla scala esterna che porta al vano ascensore e da lassù ho visto le luci della diga, piccoli puntini luminosi nel blu infinito.
Una volta scesa ho ripreso in mano il cellulare: sì.

Qualcuno vede un'erbaccia, qualcuno un desiderio
Qualcuno vede un’erbaccia, qualcuno un desiderio

10 commenti

    • Oh benissimo, me lo segno subito e appena lontana da occhi indiscreti (sono sul lavoro) mi metto alla ricerca.
      Grazie mille Chiara, a presto!

  1. ciao Ally! è da tantissimo che non scrivo qui ma continuo a leggerti sempre e.. con piacere. ^^
    vuoi perché mi ritrovo tanto nel tuo modo di pensare (crisi esistenziali e richiesta di segni dall’esterno inclusi), vuoi perché sento che sei in un cammino che ha come meta più la scoperta di te che il tuo futuro (mia impressione, naturalmente), sento una forte affinità.
    volevo solo lasciarti un saluto, visto che non sempre sono in vena di commentare, ma oggi si 😀
    baci!

    • Sei sempre la benvenuta qui, Cristina!
      Fa sempre piacere quando qualcuno lascia un suo pensiero, ma so che ci sono fedeli lettori più silenziosi e va benissimo anche così.
      Chissà, siccome credo fermamente nel valore terapeutico della scrittura, magari un giorno scriverò qualcosa di “illuminante” per chi come me è alla ricerca. 😉
      Un abbraccio!

  2. Per Sherlock intendi quello recente della BBC scritto da MOffat? Consiglio sempre il Doctor Who, che è spettacolare, poi Downton Abbey, Misfits e Sirens (Channel 4), questi ultimi due però hanno più un linguaggio da gente comune e registro famigliare (Sirens + di 7 puntate ed è bellissimo! peccato l’abbiano interrotto). E guardati anche GAME OF THRONES!!!!!!!! Che gli attori sono mezzi amricani mezzi inglesi ma molto molto British nel parlare.

    • Esattamente, proprio quel Sherlock lì. Visto? Piace?
      So che sei un’appassionata di Doctor Who e infatti avevo indagato in merito, ma non è scoccata la scintilla per ora.
      Downton Abbey è addirittura citato su un blog che ho trovato sui vari accenti presenti nel Regno Unito e viene consigliato caldamente: messo in lista.
      Game of Thrones è attualmente in attesa nel mio hard disk grazie ad un’amica mentre per gli altri che hai citato mi documenterò, non li conosco.
      Sapevo di poter contare su di te, grazie dei consigli! 🙂

  3. Sempre disponibile 😉 Sì mi piace tanto Sherlock, anche perché Steven Moffat è lo stesso del Doctor Who, peccato non ci sia scintilla, mi ricordo che la prima puntata che avevo visto non mi era piaciuta per niete, poi ho iniziato la 5° stagione (se non sbaglio) con l’undicesimo dottore (Matt Smith) e allora sì che è stato amore a prima vista.
    Facci sapere cosa inizi a guardare prossimamente 🙂

    • Dici che ci riprovo magari col Doctor Who?

      Credo che inizierò con Game of Thrones, appena finisco di riguardare ossessivamente la seconda stagione di Sherlock frignando ad ogni parola che mi sfugge! 😉

  4. Sherlock è una bella sfida perché parlano velocissimamente!
    E wow se inizi con Game Of Thrones! è sansazionale… adoro come sono riusciti a rendere visivamente i romanzi di George RR Martin (anche se naturalmente non tutti i fan la pensano così!).
    Per Doctor Who, tu che puntata hai visto? Ai neo whovians io consiglio sempre di iniziare dalla serie più recente (lo so che è complicato capirsi con le stagioni, ma su internet è tipo la 5 Stagione – http://watchseries.eu/serie/doctor_who) quando il Dottore si è rigenerato per l’undicesima volta in Matt Smith dopo essere stato interpretato da David Tennant. (il Dottore non muore, si rigenera cambiando connotati, per cui possono tranquillamente cambiare anche gli attori, infatti ha più di 900 anni 🙂

    • Avevo cercato su YouTube ma non ricordo che serie fosse; ho visto che lo stanno trasmettendo su RAI4 in questo periodo, mi sembra sia la 6a.
      Ieri mi sono vista intanto qualche teaser di Game of Thrones e al di là del fatto che ogni volta che compare Sean Bean penso “toh, Boromir!” mi pare promettere bene.

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Ally Leeliah

Scrivo della mia città, dei libri che leggo, dei film il cui finale mi delude, di blog e videogiochi, di piante e mercatini, del mio parco preferito dove vado a passeggiare e fotografare o schiarirmi le idee, delle mie tribolazioni. Benvenuti!

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