Alla scoperta del Castello di Muggia

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L’idea di poter entrare, anche in punta di piedi, all’interno di un castello, un *vero* castello, ed avere accesso alle stanze private di chi ci abita, è un’occasione davvero imperdibile: grazie all’iniziativa promossa dal Consorzio Castelli, anche molte ville e dimore storiche aprono le porte ai visitatori due volte l’anno, in occasione di #CastelliApertiFVG.
Io avevo in sospeso una promessa con Muggia, dopo l’avventura col traghetto, e sabato 1° ottobre, mentre Piazza Unità d’Italia si riempiva all’inverosimile per il concerto gratuito pre-Barcolana di Álvaro Soler, io arrancavo impaziente e curiosa su per i gradoni che dal vecchio porticciolo conducono all’ingresso del Castello di Muggia, costruito sul colle sovrastante il centro storico e circondato da case, da cui si ha una vista spettacolare su Muggia e, più in lontananza, su Trieste.

Castello di Muggia © leeliah99.altervista.org
La scalinata per raggiungere il castello e i primi dettagli appena entrati

Non mi aspettavo di trovare la fila, per di più formata da persone così ben attrezzate con reflex fantasmagoriche: abbiamo atteso solo una decina di minuti per il turno di visite che iniziava alle 16.00, giusto il tempo di guardarsi un po’ attorno e contare i deliziosi terrazzini di altrettanto deliziose casette vista mare che si allungano a perdita d’occhio giù per vicoletti strettissimi e pittoreschi, che ricordano molto le calli veneziane.

Poi il grande portone d’ingresso si è aperto e siamo entrati ordinatamente, cercando di non bloccare la strada a chi stava dietro per la voglia di scattare fotografie ai dettagli già da subito affascinanti. Per fortuna avevamo più o meno tutti le stesse intenzioni, quindi ognuno ha portato pazienza, attendendo qualche istante mentre gli altri cercavano l’inquadratura desiderata.
Ci ha accolti, molto calorosamente, la padrona di casa, la signora Gabriella Bossi, che ha guidato la visita raccontandoci tanti aneddoti curiosi e dandoci anche un’infarinatura sulle origini del castello. La sua costruzione risale al 1374 per volere del Patriarca Marquardo di Randek ed è rimasto con il ruolo di difesa militare fino al 1700, quando fu abbandonato. Gli attuali proprietari, la signora Gabriella e suo marito, lo scultore Villi Bossi (di cui si possono ammirare le opere all’interno del castello), lo hanno acquistato quasi per caso nel 1991, occupandosi personalmente con passione e dedizione del suo recupero nel corso degli anni, con l’intento di rendere le mura che lo circondano non più difesa verso l’esterno, ma apertura, non solo in queste occasioni, ma con incontri ed eventi culturali.

Castello di Muggia © leeliah99.altervista.org
Il cancelletto d’entrata, uno scorcio rubato del campanile della chiesa di Muggia, i biglietti d’ingresso e la padrona di casa

Ho visitato diversi castelli nel corso degli anni, in Italia e in Inghilterra, ma non mi ero mai sentita come se stessi vedendo un luogo effettivamente abitato ed abitabile. Il Castello di Muggia invece è accogliente, già dal giardino in cui ci si ritrova appena entrati, e nonostante le alte mura che corrono tutt’attorno non ho avvertito quella tipica aria di severità che è solita in dimore del genere. Il merito è stato forse della cordialità della signora Gabriella, che ci ha condotti nelle varie stanze e nei vari piani lasciandoci liberi di sbirciare nelle camere, nei saloni, nello studio e nella cucina.
Le foto all’interno, scattate un po’ di fretta sia per non intralciare il passaggio che per non rimanere indietro, sono venute un po’ bruttarelle, quindi ne posto solo qualcuna: nella prima immagine qui sotto la signora Gabriella aveva tirato fuori un giochino che mi aveva incuriosita per far vedere come funzionava.

Castello di Muggia © leeliah99.altervista.org
Giochini d’altri tempi ancora funzionanti, alcune delle camere da letto e un dettaglio delle scale con fiorellini

Nonostante il poter circolare liberamente per i tre piani dell’abitazione esercitasse un fascino irresistibile, non vedevo l’ora di uscire e fare il giro sopra le mura, immaginando il panorama mozzafiato che sicuramente si godeva da quella posizione privilegiata. Abbiamo avuto accesso alla parte esterna dal salone più grande (con un piccolo soppalco adibito a biblioteca che mi ha fatto una certa invidia) ed è stato molto buffo all’inizio perché il passaggio era strettissimo ed alcune signore si sono allarmate all’idea di dover trattenere il fiato e stringersi per sbucare oltre il pertugio. Fortunatamente, non sono state necessarie spinte di gruppo per disincastrare nessuno, e la vista sul mare era assolutamente impagabile (anche la visuale sul giardino sottostante non era affatto male).

Castello di Muggia © leeliah99.altervista.org
Le mura del castello e il soppalco-biblioteca
Castello di Muggia © leeliah99.altervista.org
Visuali su Muggia dalle mura del castello
Castello di Muggia © leeliah99.altervista.org
Il giardino visto dalle mura e dal terrazzino di una delle camere da letto
Castello di Muggia © leeliah99.altervista.org
Il mare di Muggia e alcune vele in atmosfera pre-Barcolana
Castello di Muggia © leeliah99.altervista.org
Muggia: il mare, il porticciolo, la chiesa

Ho fatto con calma tutto il giro, al contrario di altri che si affrettavano a scendere, allettati dalla promessa fattaci all’inizio della visita delle frittelle di mele. Prima di rifocillarmi però, volevo godermi il panorama e vedere Muggia quasi tutta in una volta, dall’alto, per recuperare tutte le occasioni precedenti perdute. Quando il profumo dal giardino è diventato decisamente troppo invitante, sono scesa anch’io e ho raggiunto gli altri davanti ad un grande tavolo dove ho riscosso le mie frittelle calde accompagnate da un bicchiere di vino.

Castello di Muggia © leeliah99.altervista.org
Scendendo dalle mura verso il giardino
Castello di Muggia © leeliah99.altervista.org
Dettagli da notare
Castello di Muggia © leeliah99.altervista.org
Profumo di mele, di frittelle alla cannella e di melagrane al sole: aperitivo in castello
Castello di Muggia © leeliah99.altervista.org
Questa è la foto della giornata che preferisco, non so bene perché

Arrivato il momento di lasciare il castello, la signora Gabriella ci ha salutati tutti molto affettuosamente e avrei voluto farle tante altre domande sulla ristrutturazione e anche sulle bellissime ortensie del giardino, ma magari ci sarà un’altra occasione. Una volta uscita, sono scesa per uno di quei vicoletti che mi avevano messo curiosità durante l’attesa, e ho scoperto un po’ di Muggia: le stradine, la piazza, il porticciolo, i negozietti, i fiorai e la famosa gelateria.
Resta ancora tanto da vedere, ma intanto ci siamo conosciute un po’ meglio.

Muggia © leeliah99.altervista.org
A zonzo per Muggia

{ Sito ufficiale }

6 commenti

    • Se avessi voglia di visitarlo, la signora Gabriella si è resa disponibile a riaprire le porte. In caso fammi un fischio, ci tornerei volentieri (per riassaporare l’atmosfera e riuscire a scattare tutte le fotografie che sono rimaste solo nella mia testa per la troppa gente).
      Grazie! 🙂

  1. Che bel castello.. mi viene in mente la filastrocca.. 😉 Davvero molto suggestive le immagini, mi sarebbe piaciuto vedere anche quelle degli interni che dici non ti sono venute bene, peccato, lavorerò d’immaginazione, o magari ci tornerai alla prossima occasione. Intanto ritieniti responsabile della scorpacciata di frittelle di mela che mi farò tra oggi e domani! 😛

    • … Marcondirondirondello 😀
      Non è detto che non ci torni presto, o ad aprile per il prossimo appuntamento con #CastelliApertiFVG.
      Buona frittellata!

  2. Voglio andare anch’io a visitare i castelli!!
    Non sapevo di questa iniziativa, è una figata pazzesca, me la devo segnare sul calendario così la prossima volta controllo se in zona c’è un castello dove posso andare a curiosare anch’io.
    Foto super, specialmente quelle delle 2 camere da letto che se potessi me le farei uguali in casa mia!! 😀

    • È un’esperienza che ti consiglio, sono rimasta entusiasta e voglio assolutamente rifarla.
      Le stanze da letto erano molto accoglienti e tutte con finestre panoramiche sul giardino, niente male davvero!

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Ally Leeliah

Scrivo della mia città, dei libri che leggo, dei film il cui finale mi delude, di blog e videogiochi, di piante e mercatini, del mio parco preferito dove vado a passeggiare e fotografare o schiarirmi le idee, delle mie tribolazioni. Benvenuti!

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