Niente incubi stanotte, anzi, ho dormito di fila fino alle 10.15, nonostante i “turbamenti” provocati dalla visione ieri sera al cinema del nuovo Harry Potter (e dal fatto che hanno voluto regalarmi l’album di figurine del suddetto, “tanto è gratis”… vabbè, ma che me ne faccio?).

È abbastanza demoralizzante avere bimbidi sparsi per tutta la sala che smagnazzano tranquilloni troiai di ogni genere mentre i genitori annoiati giochicchiano fastidiosamente col cellulare (gli prendesse fuoco, come il calice che dà il titolo al film!) e tu sei lì, che cambi posizione sulla poltrona più o meno con la stessa frequenza con cui sullo schermo varia l’inquadratura e *non* gioisci per quel percepibile statino di tensione causato da quelle che io mi ostino a definire “atmosfere cupe” nonostante lo scherno che ciò provoca in qualunque interlocutore mi trovi davanti.
Beh? Che vuol dire che è un film per bambini? E poi dove sta scritto? Ieri sera c’erano più adulti solitari che genitori svogliati.
Comunque anche questo quarto episodio ha riconfermato i pensieri sui precedenti: mi piace andarmeli a vedere al cinema, ma poi non mi viene mai voglia di rivederli, neanche quando li passano in tv. Con questi film qua mi viene spontaneo un rapporto “usa e getta”.

Durante gli immancabili 170 provini iniziali hanno mandato anche quello che sarà il mio prossimo godimento visivo, ovvero Le Cronache Di Narnia, solo che vedere discutere con tono grave attorno ad un tavolo delle marmotte con in sottofondo la solita musichetta epica scopiazzata da un trailer de Il Signore Degli Anelli mi fa un po’ tanto cadere i braccini… vedremo!

Tralasciando le disquisizioni cinematografiche, sono un pochino triste perché sto arrivando alla fine del Prince Of Persia e mi mancherà questa piccola tradizione che si era creata col mio moroso di giocarci ogni volta che lui veniva a casa mia. Sta per uscire il nuovo gioco, ma temo che la mia scheda grafica sia troppo vecchia per reggere.

Ci sono movimenti informatici in vista e spero di intortarmi il più possibile, se non altro per carpire i segreti di chi lavora in ambiti professionali di alto livello, e chissà che magari non ci scappi qualcosa, magari anche solo una dritta per un corso specifico ben fatto che possa aprirmi qualche porta.
Ditini incrociati e si va avanti!